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1.
Riassunto Il tracciamento delle odografe sismiche ha fatto cambiare le nostre conoscenze intorno alla distribuzione della densità nell'interno della terra. Prima erano valide le formole di Légendre, di Roche e di Helmert dall'andamento continuo, adesso la più accreditata relazione tra densità e profondità è quella discontinua del professor K. E. Bullen. Questa nota si inizia coll'esposizione di queste discontinuità, poi vuol cercarne la causa. Ammette che l'andamento continuo si riferisca agli albori della formazione della terra e man mano il forte aumento di densità nel nucleo centrale sia stato dovuto ad una sedimentazione del mezzo disperso pesante in seno al primordiale continuo.Un secondo aumento più modesto si è verificato nei primi mille km. dalla superficie, specie intorno ai 481 km. di profondità, dovuto ad azioni plutoniche. I due aumenti essendosi prodotti a spese del guscio intermedio, un paragone tra le tre prime distribuzioni e l'attuale permette di impostare un bilancio tra le masse guadagnate dal nucleo —rispettivamente dagli strati superficiali — e la massa perduta da detto guscio intermedio (mantello). Queste quantità si bilanciano nel sistema di E. Roche che pertanto rischia la ventura di essere chiamato ilmilliarum aureum nella storia della terra.Sono anche dati i coefficienti di compressibilità cubica, alle diverse pressioni, delle incognite sostanze costituenti l'interno del Globo.La ricerca in parallelo a quella delle densità, è una specie di presagio sulla natura di quelle sostanze espresso in base alle dette costanti fisiche.In complesso la terra sarebbe prevalentemente formata da due classi di meteoriti: la sideritica nel nucleo e la ferrosporica nel mantello. In ciascun riparto la sostanza sarebbe pressoché omogenea, il relativo aumento di densità e la relativa diminuzione di compressibilità essendo dovuti al peso degli strati sopraincombenti.  相似文献   

2.
Riassunto Due urti di una nave che si incagliò sulla sponda del canale della Giudecca in Venezia causarono microsismi che furono registrati dai sismografi dell'Osservatorio Geofisico del Seminario. Si determina la differenza in tempo fra i due urti, nonchè la velocità della nave ed il periodo delle onde microsismiche.
Zusammenfassung Zwei Stösse erzeugt durch das Stranden eines Schiffes am Ufer des Giudecca-Kanals in Venedig haben mikroseismische Erscheinungen hervorgerufen welche von den Sismographen des Geophysikalischen Observatoriums registriert wurden. Darüber werden u. a. die Zeitdifferenz zwischen den zwei Stösse, die Schiffsgeschwindigkeit und die Perioden der mikroseismischen Wellen bestimmt.
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3.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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4.
Riassunto Si espongono e si discutono, dopo precisate circostanze e modalità di esecuzione, i risultati delle misure dirette del potere refrigerante dell'aria effettuate a Messina col catatermometro di Hill nell'anno dal 1°, VII, 1937 al 30, VI, 1938 e nei due mesi successivi, alle ore 12 e 19, contemporaneamente all'osservazione degli elementi meteorologici concomitanti. — Si determinano quindi opportuni fattori di correzioneA e u, variabili con legge esponenziale in funzione della velocità del vento, per maggiormente approssimare il calcolo del potere refrigerante e della velocità del vento con la formula empirica di Hill. Infine si analizza il comportamento stagionale di questi fattori e l'influenza esercitata su di essi rispettivamente dalla radiazione e temperatura, e dalla direzione del vento.  相似文献   

5.
Riassunto Si considera l'interazione fra il campo magnetico del Sole, dovuto alle macchie e ai fenomeni della corona solare, e il campo magnetico terrestre. Se ne studia l'influenza sul moto di rotazione della Terra e si stabiliscono le formule che dànno la variazione della sua velocità angolare di rotazione e degli angoli di nutazione e di precessione.
Summary Where the interaction between the magnetic field of the Sun, due to the Solar spots and the phenomena of the corona, and the magnetic field of the Earth is considered; the influence on the motion of rotation of the Earth is examined, and the formulae which give the variation of its angular velocity of rotation and of the angles of nutation and of precession are fixed.
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6.
Riassunto In base alle registrazioni sismiche ed a quelle del moto ondoso marino raccolte a Genova dal lo Marzo 1953 al 31 Maggio 1954 si dimostra dapprima che una forte agitazione locale dello stato del mare causa quasi sempre una corrispondente forte attività microsismica, illustrando il fenomeno e proponendo una spiegazione delle poche eccezioni trovate: questa vien data in funzione dell'ubicazione dei nodi e dei ventri che la parte di crosta terrestre posta in vibrazione presenta a seconda del modo di eccitazione e della posizione del centro eccitatore. L'analisi degli altri casi di microsismi, che costituiscono la grande maggioranza, ha portato alla conclusione che sostanzialmente essi sono tutti provocati dall'azione diretta del vento — in generale con la forte sua turbolenza che si ha al passaggio di perturbazioni meteorologiche — a seguito dell'eccitazione che la pressione dinamica oscillante del vento stesso determina sulla superficie del suolo ed in particolare sulle falde delle montagne.
Summary From the seismic and sea-waves recordings carried out in Genoa during the period March lst 1953-May 31st 1954 it is first proved that nearly always a great agitation of the sea provokes a corresponding great microseismic activity. The analysis of the other more numerous cases of microseisms has demonstrated that they are all generated by the direct action of the wind on the ground surface, as a consequence of the wind-turbulence, action being particularly marked on the sides of mountains. Further it is also demonstrated that the Alps and the Appennines round Genoa are acting as a microseismic barrier.


La parte principale di questa relazione venne presentata da uno di noi (M. B.) alla X Assemblea Generale dell'U.G.G.I. (Associazione Internaz. di Sismologia) che ebbe luogo a Roma nel Settembre 1954. Varie cause hanno ritardato la pubblicazione per esteso della relazione, già parzialmente sunteggiata nei Comptes Rendus N. 11 (1955, p. 128) di detta Associazione.  相似文献   

7.
Zusammenfassung Für die Stationen Triest und Punta d'Ostro (bei Cataro) werden mittlere tägliche Häufigkeitswerte für Niederschlag und Bewölkung abgeleitet und auf ihre Singularitäten untersucht, wobei entsprechende Daten für Mailand, Florenz, und Rom veigleichend herangezogen werden. Die Frage nach der Realität dieser Singularitäten wird auf statistischem Wege nachgeprüft. An Hand dieser Witterungsregelfälle werden die wichtigsten Abschnitte im jährlichen Witterungsablauf des mittleren Mittelmeergebietes geschildert, wobei sich die zyklonalen Abschnitte besonders herausheben. Gleichzeitig werden Beziehungen zum Witterungsablauf Mitteleuropas nachgewiesen; die Häufungstermine der Gewitter in Mailand und München sind fast identisch. Die sommerliche Trokkenperiode umfasst in Mittelitalien und im Gebiet der mittleren Adria die Zeit vom 23. Juni bis 9. September. Die wichtigsten antiken Witterungsregelfälle (Februar-März) stimmen mit den heute vorliegenden Daten auffällig gut überein; für Eintritt und Ende der Etesien ist kein überzeugender Beweis möglich.Zum Abschluss wird noch der jährliche Gang der Niederschlagshäufigkeit in Oberitalien (Frühjahrs- bezw. Herbstregen), Süditalien und Albanien (Wintermaximum) auf den entsprechenden Jahresgang typischer Grosswetterlagen zurückgeführt. Grosswetterlagen mit meridionaler Zirkulation treten vorwiegend im Frühjahr und Herbst, solche mit zonaler Zirkulation vorwiegend im Winter und Sommer auf.
Riassunto Per Trieste e Punta d'Ostro (presso Cattaro) si espongono i valori giornalieri medi della frequenza delle precipitazioni e della nebulosità, confrontandoli quindi con quelli corrispondenti di Milano, Firenze e Roma. La questione della realtà di tali singolarità è trattata sotto l'aspetto statistico. In base ai risultati così ottenuti si ha modo di porre in luce le componenti principali dell'andamento annuale del tempo nelle regioni del bacino mediterraneo, fra le quali risaltano particolarmente le componenti cicloniche. Contemporaneamente si discutono i rapporti con lo sviluppo del tempo nell'Europa centrale, dal che si rileva fra l'altro che le date di massima attività temporalesca sono quasi identiche per Milano e per Monaco. Il periodo di siccità estiva per l'Italia centrale ed il bacino adriatico medio si aggira fra il 25 Giugno ed il 9 Settembre. Le principali regole e detti popolari antichi (Febbraio-Marzo) ben si accordano coi dati recenti.
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8.
Riassunto Dapprima vengono illustrate le condizioni generali che influiscono sul regime delle correnti costiere del Mar Ligure. Quindi, in base ad osservazioni di vario tipo, compiute in estate e nell'autunno, si deducono vari risultati ed in particolare che: 1) la massima stabilità della corrente meridionale costiera si ha in Luglio; 2) in generale nell'estate la stessa corrente costiera meridionale, pervenendo nell'interno del Golfo di Genova, si estingue nello stesso, senza proseguire verso SW; 3) presso il vertice del Golfo il senso della circolazione costiera è dipendente dalle variazioni della pressione atmosferica, le correnti generate da tali variazioni interessando anche profondità dell'ordine di 100 m almeno; 4) in occasione del passaggio di depressioni sul Golfo le acque superiori subiscono un sensibile temporaneo riscaldamento.
Summary First the general conditions determining the coastal currents in the Ligurian Sea are discussed. From observations of different type made by us during summer and autumn, some results are derived, the most important ones being these: 1) the greatest stability of the meridional coastal current occurs in July; 2) during the summer, the same current, having arrived in the Gulf of Genova, is practically extinguished in its vertex, without being turned towards SW; 3) near the vertex of the Gulf, the coastal circulation depends on the variations of the atmospheric pressure and the currents generated in this manner extend to depths until nearly 100 m at least; 4) when the Gulf is subject to a barometric depression, the upper water-strata undergo a noticeable temporary heating.
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9.
Riassunto E'stato calcolato il valore medio dello spessore ottico dell'atmosfera () in funzione degli elementi meteorologici al suolo, riconoscendo che esso può ritenersi praticamente indipendente da questi. Poichè i valori delle intensità delle radiazioni diffuse dall'atmosfera, ricavati dalla teoria delChandrasekhar, sono, per una data altezza del sole e per ogni direzione della visuale, funzioni soltanto di e dell'albedo, si deduce che queste intensità risultano indipendenti dalle condizioni meteorologiche. Il che porta a concludere che: 1o) o effettivamente le intensità della luce diffusa dalle molecole d'aria non dipendono dai fattori meteorologici; 2o) oppure la teoria delChandrasekhar, completa per quel che riguarda le diffusioni multiple, non risponde in pieno alle condizioni reali. — Il confronto delle curve teoriche della polarizzazione della luce-diffusa dalla volta celeste con quelle ottenute in base ad osservazioni eseguite all'Osservatorio Vesuviano, non dà un accordo accettabile. Pur non escludendo che il mancato accordo sia da attribuire, almeno in parte, alla diffusione non molecolare, si è portati verso la seconda alternativa.
Summary The average optical atmospheric thickness () as a function of the meteorologic ground elements has been calculated, obtaining a result which shows its inependence from those elements. The intensity of the radiations scattered by the atmosphere, as deduced fromChandrasekhar's theory for a given hight of the suns and for every direction, being a function only of and of the albedo, it follows that these intensities are independent from the meteorologic conditions. Then it can be concluded that: 1st) either the intensity of the light scattered by the air molecules does not depend from the meteorologic factors, 2nd) orChandrasekhar's theory, adequate for the computation of the effect of multiple scattering, does not entirely represents the real phenomenon. — Comparing the theoretic patterns for the polarization of sky scattered light with the experimental data obtained in the Vesuvian Observatory, an acceptable agreement has not be found. Although taking into account the scattering of other than molecular origin, the second hypothesis seems more probable.
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10.
Riassunto Dapprima vengono esposti e discussi i risultati ottenuti sulla frequenza del Föhn a Torino, Moncalieri e Milano, in base soprattutto alle osservazioni del periodo 1929–44, risultati che confermano come in Piemonte il fenomeno sia più frequente ed intenso che altrove.—Utilizzando le sole osservazioni al suolo, segue quindi l'analisi di alcuni casi tipici interessanti prevalentemente il Piemonte, poi altri relativi soprattutto alla Lombardia. Le deduzioni principali sono: Il Föhn del versante meridionale delle Alpi si presenta di regola quando sull'Europa domina una situazione barica tipoHW oppure, meno frequentemente, unaNW (secondo Fr.Baur); Determinante per l'inizio del Föhn è la presenza di una depressione secondaria sulla pianura padana od interessante parte di essa; La direzione nettamente prevalente, anche in Lombardia, è quella da NW; Ogni Föhn di non breve durata si manifesta sempre, nel suo primo periodo, con un'aliquota più o meno marcata di Föhn libero od anticiclonale. A parità di condizioni preesistenti, l'azione termica iniziale è massima per i Föhn associati ad un fronte caldo, mentre quelli con fronte freddo si manifestano soprattutto con una diminuzione dell'umidità; La distribuzione termica verticale in una massa favonica è sempre adiabatica secce o poco scostantesi da questa; L'avanzamento di un fronte caldo da Nord, associato al Föhn, determina spesso onde stazionarie nell'alta troposfera rilevabili (mediante microbarografo) a Sud delle Alpi parecchie ore prima dell'inizio del Föhn.
Summary Tests made on the frequency of the Föhn at Turin, Moncalieri and Milan (observation period 1929–44) confirm the fact that same manifests most frequently and most strongly in Piedmont. Some typical cases from Piedmont and from Lombardy are analysed on the strenght of ground observations. The following are the most important results: The Föhn manifests most frequently on the southern side of the Alps when Europe is dominated by a pressure distribution of theHW type, less frequently in aNW situation (according to Fr.Baur). A secondary low on the plain of the Po or on part of it, is necessary for the springing up of the Föhn. The prevailing direction is NW. Every Föhn of not too short a duration is connected in its initial phase with an anti-cyclonical Föhn of more or less pronounced character. In case the Föhn is accompanied by a warm front, the thermic effect will manifest chiefly in the beginning, but when accompanied by a cold front, a decrease in humidity will prevail. The temperature distribution high up is always dry adiabatic or is very little different from it. The progression of a warm front from North, combined with Föhn, often causes stationary waves in the high atmosphere; they can be determined on the southern side of the Alps by means of a micro-barograph several hours before the setting in of the Föhn.
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11.
Riassunto Un metodo differenziale di lettura concernente l'uso del nuovo tipo di accelerometro ideato dall'A. e descritto in altra nota di questo periodico, viene qui esposto. Si dimostra che, disponendo di una coppia di pendoli accelerometrici del tipo descritto e senza far uso di alcun frequenzimetro, un valore fortemente approssimato dell'accelerazione è ricavabile dalla sola nozione dei due spostamenti delle masse pendolari sotto l'effetto della stessa scossa. Una semplice formula collega il valore dell'accelerazione ai suddetti elementi cinematici che è sufficiente conoscere con approssimazione. Si conclude affermando che le qualità di semplice automatismo e razionalità del nuovo accelerometro ideato dall'A. lo rendono indispensabile per il rilievo delle accelerazioni massimali esplicantisi in zona pleistosismica, più ancora come apparato tipico per la costituzione di reti accelerometriche permanenti da distendersi sulle zone prevalentemente sismiche.
Zusammenfassung Der Verf. hat vor kurzem einen neuen Beschleunigungsmesser erdacht, gebaut und in dieser ZS. beschreibt. Für diesen Apparat beweist nun die Möglichkeit durch eine differentielle Methode die Beschleunigung zu bestimmen und zwar durch eine doppelte Ablesung mittels zwei gleichen Apparate von fast gleicher Empfindlichkeit aber mit verschiedenen Schwing-Perioden, Die abgeleiteten Formeln werden dann vom Verf. auch benutzt um die gute Annäherung des Verfahrens zu überprüfen, wofür zeigt, dass die Bestimmung de Beschleunigung normalerweise mit einer Annäherung von 2–3%, in jedem Falle höchstens von 5%, möglich ist.
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12.
Riassunto Si calcolano — mediante la rappresentazione gratica degli archi diurni descritti dal Sole nel suo apparente moto diurno al disopra dell'orizzonte topografico visto dall'Osservatorio Meteorologico del Villaggio Sanatoriale di Sondalo — gli azimut, le altezze, gli istanti del sorgere e tramontare astronomico e topografico del Sole, mettendo in evidenza la decurtazione che il soleggiamento viene a subire a causa dei rilievi montuosi della località.Si determina, valendosi della diretta osservazione, la distribuzione del soleggiamento effettivamente possibile in diversi punti del Villaggio.Si esaminano infine i coefficienti di soleggiamento mettendoli in rapporto con la nebulosità osservata sulla località nel periodo di tempo 1940–44.
Zusammenfassung Der Verf. hat die effektiv mögliche Sonnenscheindauer in verschiedenen Punkten des «Villaggio Sanatoriale di Sondalo» berechnet und auch direkt gemessen. Die Ergebnissen werden verglichen und erörtet. Folgt eine Prüfung der Zusammenhang mit der Verteilung der Bewölkung.
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13.
Riassunto Richiamate le caratteristiche secondo cui le perturbazioni regolari ed irregolari del campo terrestre concorrono a definire l'attività geomagnetica, se ne analizza la distribuzione geografica mediante le grandezze:HR H ,ZR Z , e (10–4.2). Di queste sono illustrati e discussi gli andamenti in funzione della latitudine geomagnetica, dedotti dai valori medi calcolati per quasi tutte le stazioni funzionanti durante l'Anno Polare 1932–33 ed il triennio successivo 1933–36. Si rileva particolarmente il massimo assoluto di attività della zone anulare delle aurore, e quello relativo delle regioni equatoriali. Segue un'indagine, a carattere piuttosto indicativo, sulla ripartizione geografica del grado di variazione dell'attività nel tempo, introducendo a tale scopo opportuni indici ed esponendone il comportamento. Conclude la Nota un cenno sugli andamenti stagionali dell'attività e della variabilità geomagnetica.  相似文献   

14.
Riassunto L'A. dimostra ed illustra le seguenti deduzioni: 1) La propagazione delle onde hertziane attraverso formazioni geologiche è dipendente dall'estinzione che provocano le stesse formazioni e dalla frequenza delle onde emesse. 2) L'effetto determinato dalla frequenza viene illustrata dalla cosìdetta curva radiogeologica, la quale manifesta una forma complessa per onde inferiori ai 100 m. 3) I campi elettromagnetici penetranti nel suolo risultano fortemente smorzati per effetto degli strati vegetali (humus) superficiali; con notevoli ricoprimenti di tal tipo la ricezione in profondità non è in generale possibile; il limite per il quale ciò si verifica si ha all'incirca per uno spessore di 2 metri dello strato vegetale. 4) Allorquando la stazione transmittente e quella ricevente sono ambedue sotterranee la portata di ricezione può raggiungere i 500 m. con possibilità di riuscire notevolmente più grande nelle formazioni aride e compatte. Infine, la propagazione delle onde hertziane in profondità è particolarmente dipendente dalle condizioni tettoniche, oltre da altri fattori.
Zusammenfassung 1) Die Reichweite der Hertzschen Wellen im Gebirge ist von der Extinktion des Gebirges und der Betriebsfrequenz abhängig. 2) Der Einfluss der Frequenz wird durch die sogenannte funkgeologische Kurve dargestellt; diese zeigt im Bereich der Wellen unter 100 m einen ziemlich komplizierten Verlauf. 3) Von aussen her eindringende Felder werden durch die oberste Humusschichte stark gedämpft. Bei starker Ueberdeckung ist im allgemeinen Empfang unter Tage nicht möglich. Die Grenze liegt bei ungefähr 2 m Mächtigkeit der Deckschichte. 4) Stehen Sender und Empfänger unter Tags, so sind auch grössere Reichweiten möglich. Bisher wurden solche bis zu ungefähr 500 m erzielt. Im Die Ausbreitung unter Tags wird insbesondere durch die Tektonik und durch andere trockenen, festen Gebirge sind indessen weit grössere Reichweiten noch durchaus möglich. Faktoren stark beeinflusst.
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15.
Riassunto Con i procedimenti del Malkin, verificati sperimentalmente dal Ramsayer, viene intrapreso lo studio dell'influsso sulla declinazione in quota di alcune anomalie magnetiche in Italia, per cui esistono rilievi di dettaglio nella componente verticale (Colli Euganei, Stromboli). Per le zone anomale, capaci di influenzare il mantenimento della rotta nella navigazione aerea con la bussola, vengono proposte carte speciali con l'andamento delle isogone a varie quote fondamentali, di cui si presenta un saggio per l'isola di Stromboli. Attraverso un esame delle anomalie magnetiche in Italia, si indicano le zone di probabile e quelle di sicuro pericolo per la navigazione aerea con la bussola finchè non si potrà costruire per esse carte del tipo proposto. Per il rimanente spazio aereo italiano si prospetta l'opportunità che le isogone per i piloti siano costruite sulla base del campo normale.
Summary Applying the proceedings of Malkin verified by experiments of Ramsayer is studied the influence on the declination in upper levels of some magnetic anomalies in Italy, for which exist detailed reliefs in the vertical component (Colli Euganei, Stromboli). For the anomalous zones capable to influence the maintaining of the route in compass-airnavigation special maps are proposed containing the position of the isogons at various fondamental heights, an instance of which is presented for the isle of Stromboli. An examination of the magnetic anomalies in Italy shows the zones of probable and those of secure danger for compass-airnavigation as long as it will not be possible to prepare maps in the proposed type. For the rest of the Italian air-space the opportunity is prospected to construct the isogons for the pilots on the basis of the normal field.

Zusammenfassung Nach dem Malkinschen Verfahren wird der Einfluss einiger magnetischer Störgebiete (Colli Euganei, Stromboli) auf die Flugnavigation berechnet. Es wird vorgeschlagen, wo nötig, spezielle Deklinationskarten mit den Isogonen zu verschiedenen Haupthöhen vorzubereiten; ein Beispiel hiefür wird für die Insel Stromboli gegeben. Die Störgebiete, welche eine Gefahr für die Flugnavigation mit dem Magnetkompass bilden können, werden für Italien begrenzt. In dem übrigen Raum in Italien wird als das beste Verfahren für die Flugnavigation vorgeschlagen, die Isogonen nach dem vom Verf. berechneten Normalfeld darzustellen.
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16.
Summary The problem of storm-surges is investigated in a rectangular basin, setting up a numerical hydrodynamical model using the shallow-water equations. The forcing exerted by the atmosphere is given in the idealized form of a constant wind blowing over a section of the basin. The case in which the window of wind is moving is considered and for a basin that has the same dimensions of the Adriatic Sea. The conditions that give the maximum surge at one edge of the basin are investigated.
Riassunto Il problema relativo alle storm-surges viene studiato in un bacino rettangolare, costru endo un modello idrodinamico numerico ed usando le equazioni relative ad acqua poco profonda. Lo stress esercitato dall'atmosfera è dato nella forma idealizzata di un vento costante che soffia sopra una sezione del bacino. Si considera il caso in cui la finestra di vento è in moto e per un bacino che ha le medesime dimensioni del mare Adriatico. Si studiano le condizioni che provocano il massimo dell'innalzamento ad un estremo del bacino.
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17.
Riassunto L'A., incaricato dalla Direzione dell' Acquedotto di Napoli di esaminare la geoidrologia dell' alta Val Sabato dove trovansi le sorgenti del Serino che alimentano detto Acquedotto, per un eventuale aumento di portata, espone dapprima le condizioni geoidrologiche della regione e l'origine delle sorgenti; dopo di che l' A. esamina minutamente la serie sedimentaria quaternaria attraversata dalle recenti trivellazioni le quali hanno rivelato, sotto una potente zona argillosa, un' abbondante falda artesiana, che servirà allo scopo desiderato.
Zusammenfassung Der Verf., beauftragt von der Leitung der Wasserversorgungsanstalt der Stadt Neapels die Hydrologie des Oberen Sabàto-Tals zu untersuchen zwecks einer Erhöhung der ausnützbaren Ergiebigkeit, beschreibt zunächst die geohydrologischen Eigentümlichkeiten der Gegend. Nachdem analysiert er einzeln die sedimentärische quaternäre Reihe welche von den neueren Bohrungen getroffen worden ist, und die, unter einer starken tonigen Zone, eine mächtige artesische Schicht im Licht gebracht haben.
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18.
Riassunto Dopo aver brevemente delineato le rispettive possibilità di impiego degli anemometri meccanici ed elettrici, l'Autore descrive un nuovo tipo di anemometro elettrico da lui ideato e costruito che presenta due importanti innovazioni: precisa segnalazione della direzione del vento e lettura diretta delle caratteristiche del vento. Difatti, le direzioni che possono essere indicate sono praticamente illimitate pur usando un cavo di collegamento a solo quattro conduttori tra la parte esterna dell'anemometro e gli indicatori situati presso l'opratore.
Zusammenfassung Nach eine kurze Schilderung des Verwendungsmöglichkeiten der mechanischen und elektrischen windmesser, beschreibt der Verf. eine von ihm erdachten und konstruierten elektr. Anemometer, welcher die genaue Feststellung der Windrichtung sowie die direkte Ablesung der Eigentümlichkeiten der Windstärke gestattet.
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19.
Zusammenfassung Während der letzten Jahre sind am Südhang der Alpen in Locarno-Monti Messungen der diffusen Himmelsstrahlung ausgeführt worden. Die vorliegende Arbeit befasst sich mit dem Einfluss von Bewölkungsmenge und- art auf die Grösse der Himmelsstrahlung. Im hohen Niveau (C H) nimmt die Himmelsstrahlung stetig mit wachsender Bewölkungsmenge zu; im tiefen Niveau (C L) finden wir zuerst eine Zu-, dann eine Abnahme der diffusen Himmelsstrahlung mit der Bewölkungsmenge. Das Maximum liegt ungefähr zwischen 6–8 Zehnteln der Gesamtbwölkungsmenge. Im allgemeinen scheint die Dichte der Wolken entscheidender zu sein als die Wolkenart. Der Einfluss des Dunstes ist bemerkenswert.Die Zunahme der diffusen Himmelsstrahlung durch Dunst und Wolken ist sehr beträchtlich, was besonders in klimatologischer Hinsicht von Bedeutung ist.
Summary During the last few years measurements of the diffuse radiation of the sky have been carried out at Locarno-Monti on the Southern slope of the Alps. The present paper deals with the influence of cloudiness and cloud forms on the amount of sky radiation. On the high level (C L) sky radiation increases steadly with the amount of clouds; on the low level (C L) there is at first an increase and than a decrease of sky radiation with cloudiness. Roughly we find the maximum of diffuse radiation at 6 to 8 tenths of the total cloudiness. In general the thickness of the clouds seems to be more decisive than the forms of the clouds. Haze has a remarkable influence.The increase of the diffuse radiation of the sky by haze and clouds is very considera-rable, especially with respect to all climatological purposes.

Riassunto Durante gli ultimi anni sul pendio sud delle Alpi a Locarno-Monti sono state eseguite misure della radiazione diffusa del cielo. Questo lavoro si occupa dell'influsso della quantità e qualità della nuvolosità sulla intensità della radiazione diffusa del cielo. Al livello superiore (C H) la radiazione diffusa del cielo aumenta in modo continuo con l'aumento della nuvolosità; al livello inferiore (C L) troviamo dapprima un aumento, poi una diminuzione della radiazione diffusa del cielo con la nuvolosità. Il massimo giace pressapoco tra 6–8 decimi della quantità totale di nuvolosità. In generale sembra che la densità delle nubi sia più decisiva che la qualità delle nubi. L'influsso della caligine è notevole.L'aumento della radiazione diffusa del cielo per effetto della caligine e delle nubi è considerevole, ciò che è importante specialmente dal punto di vista climatologico.


Vorgelegt am 7. April 1961 auf der 9. Generalversammlung der «Società Italiana di Geofisica e Meteorologia» (Genova: 6.–8. April 1961).  相似文献   

20.
Riassunto Nel riesaminare i risultati cui sono pervenuti altri studiosi nella determinazione della profondità alla quale furono originati alcuni terremoti, l'A. ha dovuto riconoscere che le conclusioni dei loro calcoli non sono attendibili. Lo stesso è avvenuto recentemente per il terremoto veneto dell'8-6-1934, pel quale il prof. P. Caloi aveva trovato 37 km, basati su dati sismografici. Adoperando invece il metodo della decrescenza dell'intensità con la distanza, l'A. ha ottenuto ca. 10 km. Tale grave disaccordo lo ha indotto a riesaminare i vari metodi adottati dal Caloi — specie quello dell'angolo di emergenza delle onde sismiche — ed è giunto alla conclusione che la profondità di 37 km, in apparenza assai lusinghiera tanto da presentare un errore medio di soli 0,4 km, è ben lontana da raggiungere tanta esattezza.
Summary The methods for estimate the depth of a earthquake are examined again by the Author, who come to the conclusion that some results of calculation are unreliable. This is explain for the earthquake of 8th June 1934 (Veneto), already examined by P. Caloi, who found a depth of 37 km, by means of elements deduced from seismological diagrams only. Instead, the A., using the method grounded on the decreasing of the intensity with the distance, has obtained 10 km. The analysis of this great discrepance show that some methods, as that of the angle of emergency, should be applied with prudence and limitation to assure reliable results.

Zusammenfassung Der Verf. überprüft die Ergebnisse erhalten in der Tiefe-Bestimmung eines Bebens und zeigt wie einige Schlussfolgerungen unzulässig sind. Das wird ausführlich für das Erdbeben vom 8. Juni 1934 (Venetien) gezeigt, welches P. Caloi schon untersucht hat, erhaltend eine Tiefe von 37 km und zwar allein auf Grund von mikroseismischen Elementen. Dagegen, mit Anwendung des Verfahrens der Intensität-Abnahme mit dem Abstand, hat der Verf. eine Tiefe von nur 10 km erhalten. Diese grosse Verschiedenheit wird da me stesso studiato (1): di Costantinopoli del 1894 dal franceseLacoine (4) e (5); dei Colli Laziali del 1911, 1927 e 1928 dall'Oddone (2) e (34); dell'Istria del 29-VIII-1931, del Friuli del 25-XII-1931, di Belluno del 27-XII-1933, tutti studiati dalCaloi (14), (21), (23); quello Calabro-Siculo del 1938 dal rumenoDemetrescu (6) e (7).
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