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1.
Riassunto Si espongono e si discutono, dopo precisate circostanze e modalità di esecuzione, i risultati delle misure dirette del potere refrigerante dell'aria effettuate a Messina col catatermometro di Hill nell'anno dal 1°, VII, 1937 al 30, VI, 1938 e nei due mesi successivi, alle ore 12 e 19, contemporaneamente all'osservazione degli elementi meteorologici concomitanti. — Si determinano quindi opportuni fattori di correzioneA e u, variabili con legge esponenziale in funzione della velocità del vento, per maggiormente approssimare il calcolo del potere refrigerante e della velocità del vento con la formula empirica di Hill. Infine si analizza il comportamento stagionale di questi fattori e l'influenza esercitata su di essi rispettivamente dalla radiazione e temperatura, e dalla direzione del vento.  相似文献   

2.
Riassunto è presentato un nomogramma per l'elaborazione dei valori fotometrici per ricerche sulla penetrazione della luce nell'acqua dei laghi. è inoltre discusso il procedimento matematico per il calcolo della media dei coefficienti d'estinzione; si è trovato che esistono, per questo calcolo, due possibilità, delle quali soltanto una rappresenta la media nel senso matematico. Si propone di utilizare questa media per la risoluzione del problema in esame.

Aus dem “Istituto Italiano di Idrobiologia, ‘Marco de Marchi’, Pallanza (Italia)”.  相似文献   

3.
Riassunto Aderendo alle proposte del Comitato del Livello Medio Marino della Associazione Internazionale di Oceanografia Fisica, sono stati calcolati, col metodo dei minimi quadrati, i valori dellavariazione secolare e dellavariazione standard dei livelli medi marini relativi ad 11 porti italiani. Il valore medio della variazione per i mari italiani corrisponde ad un aumento del livello marino di 16 cm/secolo, quello di tutti i mari della Terra è di 11 cm/secolo. La differenza in più per i mari italiani è dovuta ad un contemporaneo abbassamento delle zone costiere di Napoli e di Venezia.
Summary Complying with the proposals of the Committee on Mean Sea Level of the International Association of Physical Oceanography, they were calculated, by the least square method; the values of the secular variation and of the standard deviation of the mean sea levels of eleven Italian stations. The mean value of the variation for the Italian seas corresponds to an encrease of 16 cm/100 years of the sea level; that of the whole seas of the Earth is of 11 cm/100 years. The highest value for the Italian seas it is due to a contemporaneous sinking of Neaple and Venice coasts.


Comunicazione presentata il 10 Aprile 1953 alla I.a Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia (Genova, 10–12 Aprile 1953).  相似文献   

4.
Riassunto Premessi alcuni richiami sulle caratteristiche geologiche della Provincia di Messina, si illustrano le possibilità minerarie della regione in base specialmente alle indagini eseguite dal R. Istituto Geofisico e Geodetico di Messina. Dal relativo esame consegue l'importanza delle manifestazioni di minerali metallici con giacimenti che possono assicurare una produzione notevole—sopratutto per il rame, ma anche il piombo, antimonio, zinco, ferro, ecc.—nonostante la distribuzione complessa ed irregolare delle mineralizzazioni. In pari tempo sono segnalate altresi le sicure possibilità di un conveniente sfruttamento degli scisti bituminosi, delle ligniti, nonchè di altri materiali (fluorite, caolino,...) di cui è dotato il sottosuolo della Provincia di Messina.
Zusammenfassung Nach der Untersuchungen des R. Istituto Geofisico e Geodetico zu Messina werden die bergbauwürdigen Lagerstätten der Messina-Provinz beschrieben und erörtet. Das geschieht unter einer allgemeinen Erwähnung der geologischen Bedingugen. Dazu lässt sich zeigen, wie die Messina-Provinz besonders reich an Erz-Lagerstätte ist, vor allem an Kupfer-Erze, weiter auch an Blei-, Antimon-, Zink-, Eisen-Erze, usw, obwohl die Verteilung einigermassen kompliziert und ungleichmässig ist. Auch die bauwürdigen Lagerstätten der anderen Materialen, wie bituminose Schiefer, Braunkohlen, usw werden erwähnt.

Résumé Après un bref rappel des caractères géologiques de la Province de Messina, on documente les possibilités minières de la région surtout à la suite des recherches faites par l'Istituto Geofisico e Geodetico di Messina. De l'examen rélatif dérive l'importance des maniféstations en mineraux métalliques, avec gisements capables de donner une production convenable—particulièrement de cuivre, mais aussi de plomb, d'antimoine, de zinc, de fer, etc,—malgré la distribution complexe et irrégulière des minéralisations. On mentionne aussi les autres possibilités d'exploitation des gîtes de schistes bitumineuses, de lignites et d'autres matériaux.
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5.
Zusammenfassung Die bei der Annäherung eines einzigen 24-stündigen isallobarischen Gebildes (is. Gebilde) entstehenden Südstaulagen werden analysiert und ihr Einfluss auf den Wetterablauf im Kanton Tessin (Südschweiz) untersucht. Die vorliegende Arbeit befasst sich mit der Andauer der Südstaulage und der is. Gebilde, mit dem zeitlichen Abstand zwischen Südstau und dem dazugehörigen Niederschlag, sowie den Positionen und Hauptachsen der is. Gebilde am Anfang und Ende von Südstau und Niederschlagsperiode. Besondere Aufmerksamkeit wird der Verschiebung der negativen is. Gebilde geschenkt. Diese werden nach der Form und der Richtung ihrer Zugbahnen in Klassen eingeteilt. Abschliessend werden weniger straffe Zusammenhänge aufgeführt. Schliesslich wird gezeigt, wie wichtig die 24-stündigen negativen is. Gebilde für die Entwicklung der Südstaulagen sind. Ihre eingehende Betrachtung kann die Prognosengestaltung wesentlich erleichtern.
Summary The present paper deals with the analysis of the barrage-effect occuring in the direction of the Southern slope of the Alps (Südstau), when isallobaric formations (24 hours-interval) draw near to the Southern parts of Switzerland. The duration of the Südstau and that of the isallobaric formations, the time-interval between Südstau and precipitation, further the position of the main axis of the isallobaric formation at the beginning and at the end of the Südstau and of the precipitationperiod are of great interest. Very important is the displacement of the isallobaric formations with regards to the form and the direction of their trajectories. Finally some other phenomenona are presented which do not have such strict connections as those mentioned above. The negative isallobaric formations for the 24 hours-interval are very important for the development of the Südstau. The consideration of these conditions can be very helpful for the weather forecast.

Riassunto Si analizzano le situazioni di «Stau» a meridione delle Alpi, originate dall'avvicinarsi di un solo campo isallobarico negativo di 24 ore, e interessanti il Canton Ticino, che costituisce la maggior parte della Svizzera sudalpina. Le ricerche comprendono: durata delle situazioni di «Stau» e dei campi isallobarici, intervallo di tempo tra «Stau» e periodo di precipitazioni, posizione dei centri o degli assi dei campi isallobarici all'inizio e alla fine della «Stau» e dei periodi di precipitazioni. In modo speciale furono trattati gli spostamenti dei campi isallobarici negativi di 24 ore, che furono suddivisi in classi, a seconda della forma e della direzione assunta dalla strada da loro percorsa. Altre relazioni, meno significative, sono enunciate alla fine. Il presente lavoro mette in evidenza l'importanza di questi campi isallobarici per le situazioni studiate, per cui la loro considerazione potrà facilitare la compilazione delle previsioni per la regione a cui si riferisce la ricerca.
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6.
Riassunto Gli Autori espongono i risultati di un tentativo di valutazione del grado di turbolenza verticale delle correnti marine davanti alle imboccature Nord e Sud dello Stretto di Messina. I valori massimi ottenuti per il coefficiente di diffusione verticale della salinitàK z sono dell'ordine di 103–104 cm2/sec.
Summary The Authors present the results of some calculations carried out to obtain values of the vertical turbulence (by means of the coefficient of eddy-diffusion of salinityK z ) of the currents in the Strait of Messina. The maximum values ofK z are of the order of 103–104 cm2/sec.


Comunicazione presentata il 24 Aprile 1957 alla Quinta Assemblea Generale della «Società Italiana di Geofisica e Meteorologia» (Genova: 23–25 Aprile 1957).  相似文献   

7.
Riassunto L'A., ponendo a base le registrazioni sismiche raccolte presso la Stazione sismica di Atene, analizza il comportamento dell fase preliminare dei sismogrammi di terremoti vicini a questa Stazione in funzione delle relative regioni epicentrali, dimostrando come queste ultime possano venir raggruppate geograficamente in dipendenza del carattere della medesima fase preliminare. Successivamente discute le diversità nella forma di questa fase iniziale dei terremoti vicini, per procedere quindi ad un'analisi dei terremoti profondi e di quelli superficiali relativi ad una stessa regione epicentrale. E per le regioni adiacenti ad Atene sviluppa infine varie considerazioni illustrative dei processi geomeccanici e geologici che determinano la genesi dei terremoti.
Zusammenfassung Der Verf., unter Zugrundelegung der seismischen Registrierungen der Station von Athen, untersucht die Anfangs-Phase der Vorläufer-Wellen für Nahbeben von derselben Station im Verhältnis zu den entsprechenden Herdgebieten, und beweist somit wie diese Letzten geographisch zusammengefasst werden können und zwar je nach der Form der Anfangs-Phase der Vorläufer. Nachher erläutert er die Verschiedenheiten in der Form dieser Anfangs-Phase der Nahbeben um dann die Tiefbeben und Oberflächenbeben in Abhängigkeit von demselben Epizentralgebiet zu analysieren. Für die Gegenden um Athen entwickelt der Verf. zuletzt einige Betrachtungen über die geomechanischen und geologischen Prozesse, welche für die Auslösung der Erdbeben verantwortlich sind.
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8.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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9.
Riassunto In una nota diA. Marussi è stato rilevato che se, dopo aver compensato una triangolazione con le sole condizioni intrinseche, si impongono ulteriori condizioni come la coincidenza di alcuni vertici in punti prefissati, è possible determinare con sufficiente precisione le coordinate dei rimanenti vertici attraverso corrispondenze analitiche che soddisfino le condizioni di contorno e col requisito di limitare gli errori lineari e angolari. — L'Autore della presente nota propone una nuova corrispondenza, cioè quella atta a rappresentare le deformazioni di una membrana o rete elastica sottoposta ad assumere una data configurazione; stabilisce le equazioni per la rete elastica piana e sferica; mette in evidenza come il principio fisico della minima energia e quello matematico dei minimi quadrati conducano alle medesime equazioni.
Summary A. Marussi has pointed out that if, after having compensated a triangulation with the intrinsic conditions only, we impose further conditions as the coincidence of some vertex in prefixed points, we can determinate the coordinates of the other vertex: that happens through analytical connections fulling contour conditions and limiting linear and angular errors.The present Author proposes a new connection, which is apt to represent the deformations of an elastic network which is to get a given configuration. He fixes the equations for the spherical and plane networks; points out how the physical principle of the least energy and the mathematical one of the least squares may give the same equations.
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10.
Riassunto L'A., ricordata la classica equazione di Clairaut sulla costituzione interna terrestre ed accennate le varie ipotesi sulla variazione continua della densità escogitate per integrare l'equazione di Clairaut, riporta i dati numerici ottenuti da Bullen per una distribuzione discontinua di densità. Determina in base ai dati di Bullen i coefficienti di quattro funzioni atte a fornire la densità a qualsiasi profondità e istituisce notevoli confronti fra le ipotesi di Roche, Helmert, Legendre, De Chaurand, Helmert generalizzata e Bullen. — Da ultimo studia il problema della variazione della gravità nell'interno della terra prendendo a base dei calcoli la ipotesi sulla variazione discontinua della densità di Bullen e qualla sulla variazione continua dovuta all'A. e da lui denominata ipotesi di Helmert generalizzata.
Summary The Author, having summarized the classical equation of Clairaut on the internal structure of the earth and having touched upon the sundry hypotheses on the continual variation of density devised for the integration of Clairaut's equation, reports the numerical data obtained by Bullen for a discontinual distribution of density. The Author determines, after bullen's data, the coefficients of four functions apt to furnish the density at any dept whatever and makes some remarkable comparisons among the hypotheses of Roche, Helmert, Legendre, De Chaurand, Helmert generalized and Bullen. Lastly the Author studies the problem of the variation of gravity in the interior of the errth taking as a foundation of his calculations the hypothesis on the discontinual variation by Bullen and his own hypothesis on the continual variation that he calls Helmert's generalized hypothesis.

Zusammenfassung Der Verf. erinnert zuerst die Gleichung von Clairaut betreffs der innere Beschaffenheit der Erde, sowie die verschiedenen Annahmen über die Veränderungen seiner Dichte. Auf Grund der Verteilung von Bullen bestimmt er die Koeffizienten von vier Funktionen durch welche möglich ist die Dichte in von Roche, Helmert, Legender, De Chaurand, Helmert verallgem. und Bellen. Ausserdem untersucht er das Problem der Schwere-Verteilung im Innern der Erde für die Annahme von Bullen sowie für die stetige Verteilung nach einer Formel des Verf. welche eine Verallgemeineung der Helmertschen Formel darstellt.
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11.
Riassunto Richiamate, dopo qualche cenno storico sui principali terremoti eolici, le concezioni e le ipotesi di alcuni sismologi e geologi sull'instabilità geosismica dell'arcipelago e sulle sue cause, si espongono i dati micro e macrosismici del terremoto in oggetto. Dopo l'analisi dei medesimi, seguono alcuni cenni sulla natura quasi certamente tettonica del sisma e se ne prospettano le probabili cause. Chiudono la Nota alcune considerazioni sugli effetti meccanici della scossa in rapporto con l'edilizia delle Isole Eolie e sulle norme adatte nelle particolari condizioni locali a meglio garantire la stabilità dei fabbricati.  相似文献   

12.
Riassunto L'A. sottopone ad una dettagliata analisi idrodinamica i fenomeni relativi alle maree ed alle correnti di marea dello Stretto di Messina, appoggiandosi sui dati mareografici dei due mari adiacenti nonchè sulle misure ed osservazioni di F. Vercelli e G. Mazzarelli. I risultati mostrano come il fenomeno delle maree nello Stretto di Messina consista nell'accoppiamento delle maree proprie delle masse d'acque dello Stretto con gli impulsi che le stesse masse ricevono dai due mari Jonio e Tirreno. In tale processo i fenomeni d'attrito (attrito esterno e turbolenza) rivelano un'importanza fondamentale. La sovrapposizione di una corrente generale più forte con la corrente di marea dà luogo nell'imbocco Nord dello Stretto a quelle convergenze di corrente alle quali si connettono i «tagli» e le «scale di mare», nonchè i vortici di Capo Peloro (Cariddi), Scilla e San Raineri. Seguono considerazioni sulla possibilità di alterazioni morfologiche dello Stretto di Messina da epoche preistoriche con abbassamento del fondo o con allargamento delle sponde in guisa da spiegare l'indebolimento dei medesimi fenomeni.
Zusammenfassung Die Gezeiten und Gezeitenströmungen in der Strasse von Messina, an die sich die bekannten Schilderungen der alten Sagen der Scylla und Charybdis knüpfen, werden hier einer eingehenden hydrodynamischen Analyse unterzogen. Die Grundlagen für diese bilden einerseits die bekannten Grundwerte der vertikalen Gezeit in den angrenzenden Meeren im Norden und Süden der Strasse, andererseits die neueren Messungen der Gezeitenströme im engsten Querschnitt der Strasse durch Prof. Vercelli und die Beobachtungen von Prof. G. Mazzarelli. Die Ergebnisse dieser Analyse zeigen, dass das Phänomen der Gezeiten in der Meeresstrasse nichts anderes ist, als die Mitschwingungsgezeiten der Wassermassen der Strasse mit den Impulsen, die sie vom Jonischen und Thyrrhenischen Meer her empfagen. Dabei spielen die Reibungseinflüsse (äussere Reibung und Turbulenz) im engsten Teil der Strasse für die Intensität und Phase der Ströme eine ausschlaggebende Rolle. Die Superposition einer stärkeren allgemeinen Strömung und des Gezeitenstromes gibt am Nordausgang der Meeresstrasse an der Meeresoberfläche zweimal in jeder Mondperiode jene Stromkonvergenzen, an die die bekannten Sprungwellen (tagli o scale di mare) gebunden sind. Mit ihnen in Zusammenhang stehen such die Wirbel vor Cap Peloro (Charybdis), vor Scilla und vor San Raineri. Dieser Zusammenhang wird in der Arbeit näher erörtert, sowie Betrachtungen darüber angestellt, ob nicht möglicherweise morphologische Aenderungen in der Strasse von Messina seit vorhistorischer Zeit durch Vertiefung und vielleicht auch Verbreiterung der Meeresstrasse eine Schwächung der Phänomens bewirkt haben könnten. So könnte man verstehen, dass «Scylla und Charybdis» das sind die von Homer so eindrucksvoll geschilderten Gefahren für die Schiffahrt allmählich verloren gegangen sind.
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13.
Riassunto Vengono esposti e discussi i risultati di alcune misure della suscetività magnetica di minerali magnetitiferi italiani. Fra l'altro si dimostra l'impossibilità di una legge generale di interdipendenza fra i valori della suscettività ed il carattere genetico dei giacimenti, indicando nuovi orientamenti per approfondire con successo simili indagini.
Summary The results of some measures of magnetic susceptibility of italian magnetic ores are reported and discussed. It is proved the impossibility of a general relation between the magnitude of the susceptibility and the genetic character of the ores; however, new views are pointed out to successfully deepen the results.

Zusammenfassung Die Ergebnisse einiger Suszeptibilit?ts-Messungen von ital. Magnetit-Mineralien verschiedener Genesis werden angegeben und erl?utert. U. a. beweist man, dass ein allgemeine Gesetz für eine einfache Zusammenhang zwischen den Werte der Suszeptibilit?t und die genetischen Eigentümlichkeiten der Lagerst?tten nicht bestehen kann. Neue Forschungsrichtungen dafür werden vorgeschlagen.
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14.
Zusammenfassung In der vorliegenden Arbeit wird die Verteilung der Kondensationskerne auf der Messplatte des kleinenScholz-Zählers untersucht. Die Ergebnisse sind die folgenden: 1) Mit zunehmender Expansionsgeschwindigkeit und Kerndichte verstärkt sich die Wirbelbildung im Rezipienten und führt zu einer ungleichmässigen Verteilung der Kerne auf der Messplatte. 2) Der Einfluss der Expansionsgeschwindigkeit kann dann vernachlässigt werden, wenn die Luftprobe so dosiert wird, dass etwa 5–8 Tropfen auf den Quadratmillimeter fallen. 3) Der Rührflügel ist notwendig. Er muss jedoch so angebracht werden, dass er keine zusätzliche Wirbelbildung verursacht.
Summary In this paper results of researches which have been carried out on the distribution of the condensation nucleus on the ruled plate of the small counter-Scholz are presented. They are as follows: 1) The quicker the expansion and the greater the number of the nucleus, the stronger the vortex in the receiver. This vortex causes an irregular distribution of the nucleus on the ruled plate. 2) The influence of the velocity of expansion can be disregarded when the quantity of dust-laden air is chosen in such a manner, that no more than 5–8 droplets fall upon the ruled plate. 3) The stirrer is absolutely necessary, but its construction must not cause any new vortexes.

Riassunto Nella presente ricerca si studia la distribuzione dei nuclei di condensazione sulla lastra di misura del piccolo contatoreScholz. I risultati sono i seguenti: 1) Con l'aumento della velocità di espansione e della densità dei nuclei, si rafforza la formazione di vortici nel recipiente e si ha una distribuzione irregolare dei nuclei sulla lastra di misura. 2) L'influenza della velocità di espansione può essere trascurata quando il provino d'aria vien dosato in modo che su un millimetro quadrato cadano pressapoco 5–8 gocce. 3) La paletta per rimescolare l'aria è necessaria. Deve però essere applicata in modo che non provochi una formazione supplementare di vortici.
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15.
Riassunto Dall'esame delle serie dei numeri annui dei giorni con temporale di 12 stazioni europee, comprese fra Leningrado e Napoli, risulta che tra l'andamento del numero dei giorni con temporale e quello dei numeri relativi delle macchie solari si ha la seguente relazione: nelle località settentrionali ad un massimo di attività solare corrisponde un massimo numero di temporali; in quelle meridionali si ha un comportamento opposto, ad un massimo solare corrisponde un minimo numero di giorni con temporale; nelle zone intermedie si ha una combinazione dei due casi con periodicità che generalmente non è bene apprezzabile.
Summary Observing the series of the annual thunderstorm days of twelve European stations, placed bewteen Leningrad and Neaples, it results that among the going of the number of thunder-storm days and that of the sunspot one's we have the following relationship: in the northern localities at the maximum of the solar activity corresponds the maximum of the thunderstorm; in the southerner localities we have the opposit, at the maximum solar it correponds the minimum of thunderstorms. In the intermediate stations we have a combination of the two cases with a periodicity generally no valuable.


Comunicazione presentata l'11 Aprile 1953 alla 1.a Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia (Genova: 10–12 Aprile 1953).  相似文献   

16.
Riassunto Si discutono le diverse formule che permettono il calcolo, con i dati macrosismici, delle profondità ipocentrali dei terremoti e dei coefficienti di assorbimento delle zone interessate. Si indicano delle modifiche, nella conduzione dei calcoli richiesti dalla formula delKövesligethy, apportanti notevoli semplificazioni ai calcoli stessi. In base ai metodi indicati vengono studiati i terremoti della regione etnea e particolarmente di quella orientale. Per le profondità ipocentrali i valori ottenuti, compresi fra 0.1 e 2.5 Km, confermano le idee che si hanno sulla genesi dei terremoti della zona. Per i coefficienti di assorbimento invece i risultati, compresi fra 0.03 e 0.35, hanno permesso, di trovare una legge di variazione del coefficiente stesso con la profondità, legge che per la bassa regione orientale ha l'espressione seguente: (x)=0.27e –3.5x.
Summary They discuss the various formulae which enable to calculate, by means of the macrosismical data, the ipocentral earthquake depths and the absorption coefficients. They propose some modifications in the calculus required by theKövesligethy formula, which simplify considerably these calculations. On the basis of the indicated methods, the earthquakes of the Aetna area, especially those of the eastern side, are examined. The values obtained for the ipocentral depths, comprised between 0.1 and 2.5 Km, confirm the opinion they have on the origin of the earthquakes of this area. On the contrary the results for the absorption coefficients comprised between 0.03 and 0.35 enabled to find a variation law of this coefficient with the depth. For the low eastern region this law has the following form: (x)=0.27e –3.5x.
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17.
Riassunto Riferendosi ad un recente studio di A. Defant pubblicato su questa Rivista, l'A. svolge alcune osservazioni sui contributi precedentemente apportati nell'indagine dei processi relativi alle correnti di marea nello Stretto di Messina.
Zusammenfassung Bezugnehmend auf eine Arbeit von A. Defant, der Verf. macht einige Bemerkungen über die früheren Beiträge zur Erklärung der Erscheinungen der Gezeitenströmungen in der Strasse von Messina.

Résumé En rapport avec une étude précédente de M. A. Defant, l'Auteur fait quelques remarques à propos des recherches antérieures sur les courants de marée dans le détroit de Messine.


La presente Nota venne inviata come «Lettera al Direttore».  相似文献   

18.
Riassunto In base alle registrazioni sismiche ed a quelle del moto ondoso marino raccolte a Genova dal lo Marzo 1953 al 31 Maggio 1954 si dimostra dapprima che una forte agitazione locale dello stato del mare causa quasi sempre una corrispondente forte attività microsismica, illustrando il fenomeno e proponendo una spiegazione delle poche eccezioni trovate: questa vien data in funzione dell'ubicazione dei nodi e dei ventri che la parte di crosta terrestre posta in vibrazione presenta a seconda del modo di eccitazione e della posizione del centro eccitatore. L'analisi degli altri casi di microsismi, che costituiscono la grande maggioranza, ha portato alla conclusione che sostanzialmente essi sono tutti provocati dall'azione diretta del vento — in generale con la forte sua turbolenza che si ha al passaggio di perturbazioni meteorologiche — a seguito dell'eccitazione che la pressione dinamica oscillante del vento stesso determina sulla superficie del suolo ed in particolare sulle falde delle montagne.
Summary From the seismic and sea-waves recordings carried out in Genoa during the period March lst 1953-May 31st 1954 it is first proved that nearly always a great agitation of the sea provokes a corresponding great microseismic activity. The analysis of the other more numerous cases of microseisms has demonstrated that they are all generated by the direct action of the wind on the ground surface, as a consequence of the wind-turbulence, action being particularly marked on the sides of mountains. Further it is also demonstrated that the Alps and the Appennines round Genoa are acting as a microseismic barrier.


La parte principale di questa relazione venne presentata da uno di noi (M. B.) alla X Assemblea Generale dell'U.G.G.I. (Associazione Internaz. di Sismologia) che ebbe luogo a Roma nel Settembre 1954. Varie cause hanno ritardato la pubblicazione per esteso della relazione, già parzialmente sunteggiata nei Comptes Rendus N. 11 (1955, p. 128) di detta Associazione.  相似文献   

19.
Riassunto Per il periodo 1936–1950 vengono comunicati il numero medio annuo dei giorni con temporali (udito almeno un tuono) e la statistica dei periodi di giorni successivi con temporali, secondo la loro lunghezza, per 8 stazioni poste pressapoco su di una sezione da sud a nord attraverso le Alpi, con estremi Milano e Zurigo. Per Locarno-Monti, periodo 1936–1953, sono confrontate le precipitazioni dei giorni con temporali con la quantità totale. Per il semestre aprile-settembre del quinquennio 1949–1953, le precipitazioni di Locarno-Monti dei giorni con temporali vengono suddivise secondo i tre tipi di temporali: frontali, di Südstau e locali, tenendo conto che nello stesso giorno ad ore diverse possono verificarsi temporali di diverso tipo, e paragonate fra loro.
Zusammenfassung Von acht Stationen, die ungefähr auf der Linie Mailand-Zürich liegen, wurden für die Periode 1936–1950 die mittlere Anzahl der Tage mit Gewittern und Andauer aufeinanderfolgender Gewittertage berechnet. Des weiteren wurde für die Station Locarno-Monti (1936–1953) der Anteil der Niederschlagsmenge an Gewittertagen an der Gesamtmenge ermittelt und für die Periode 1949–1953 von April bis September die Niederschlagsmenge an den Tagen untersucht, an denen Front-, Südstauoder Lokalgewitter vorkamen. Auch die Fälle, an denen am gleichen Tag verschiedene Gewitterarten auftraten, wurden berücksichtigt.


Comunicazione presentata alla II Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia, Genova, 23–25 Aprile 1954.  相似文献   

20.
Riassunto Dopo avere accennato all'importanza della registrazione dei movimenti del magma nel condotto vulcanico ai fini scientifici, viene mostrata, attraverso alcune esperienze, la possibilità di una utile registrazione e che tale possibilità può raggiungersi più facilmente mediante l'impiego dei seguenti metodi usati nella prospezione del sottosuolo: metodo di Wenner, metodo della misura diretta della resistenza, metodo induttivo.
Zusammenfassung Nach Hervorhebung der Wichtigkeit die Bewegungen des Magmas im innern eines Vulkans registrieren zu können, wird gezeigt, auf Grund einiger Experimente, wie diese Registrierung möglich ist und zwar durch die Anwendung der geoelektrischen Bodenforschungs-Verfahren, nähmlich: di Wenner-Methode, die Methode der direkten Widerstands-Messung, Induktions-Verfahren.

Résumé Après avoir fait allusion à l'importance scientifique de l'enregistrement des mouvements du magna dans le conduit d'un volcan, on démontre, avec quelques expériences, la possibilité d'un enregistrement convenable qu'on peut obtenir d'ailleurs plus aisément en enployant une des méthodes suivantes utilisées dans la prospection du sous-sol: méthode de Wenner, méthode de la mésure directe de la résistance, méthode inductive.
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