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相似文献
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1.
Riassunto Il modello che proponiamo consta di un bacino circolare le cui dimensioni stanno in dato rapporto con quelle della sezione diametrale terrestre. Nell'acqua che contiene, uno scotimento presso al suo bordo produce determinate onde idrodinamiche. Opportuni rialzi del fondo del bacino fanno variare da sito a sito la profondità dell'acqua e quindi la velocità dell'onda. La nota delinea quale sagoma debba assumere il fondo del bacino perchè le velocità dell'onda liquida risultino proporzionali a quelle delle onde sismiche longitudinali nell'interno della terra. Il modello altera il fenomeno fisico, ma raggiunge lo scopo di dare un'immagine del fronte d'onda che ha le identiche caratteristiche del fronte sismico. Si può infatti seguire ad occhio il transito della lente onde gravitazionali liquide nel bacino, mentre in qualsiasi modello non sarebbe possibile seguire la propagazione delle rapidissime onde elastiche.  相似文献   

2.
Riassunto Si segnala la notevole regressione subita dalla linea di spiaggia di Belvedere Marittimo nel periodo 1913–1938 e se ne discutono i possibili fattori, specie l'effetto del vento sull'erosione del fondo marino, accennando alle indagini intraprese dal R. Istituto Geofisico e Geodetico di Messina.  相似文献   

3.
Riassunto Il tracciamento delle odografe sismiche ha fatto cambiare le nostre conoscenze intorno alla distribuzione della densità nell'interno della terra. Prima erano valide le formole di Légendre, di Roche e di Helmert dall'andamento continuo, adesso la più accreditata relazione tra densità e profondità è quella discontinua del professor K. E. Bullen. Questa nota si inizia coll'esposizione di queste discontinuità, poi vuol cercarne la causa. Ammette che l'andamento continuo si riferisca agli albori della formazione della terra e man mano il forte aumento di densità nel nucleo centrale sia stato dovuto ad una sedimentazione del mezzo disperso pesante in seno al primordiale continuo.Un secondo aumento più modesto si è verificato nei primi mille km. dalla superficie, specie intorno ai 481 km. di profondità, dovuto ad azioni plutoniche. I due aumenti essendosi prodotti a spese del guscio intermedio, un paragone tra le tre prime distribuzioni e l'attuale permette di impostare un bilancio tra le masse guadagnate dal nucleo —rispettivamente dagli strati superficiali — e la massa perduta da detto guscio intermedio (mantello). Queste quantità si bilanciano nel sistema di E. Roche che pertanto rischia la ventura di essere chiamato ilmilliarum aureum nella storia della terra.Sono anche dati i coefficienti di compressibilità cubica, alle diverse pressioni, delle incognite sostanze costituenti l'interno del Globo.La ricerca in parallelo a quella delle densità, è una specie di presagio sulla natura di quelle sostanze espresso in base alle dette costanti fisiche.In complesso la terra sarebbe prevalentemente formata da due classi di meteoriti: la sideritica nel nucleo e la ferrosporica nel mantello. In ciascun riparto la sostanza sarebbe pressoché omogenea, il relativo aumento di densità e la relativa diminuzione di compressibilità essendo dovuti al peso degli strati sopraincombenti.  相似文献   

4.
Riassunto Si considera l'interazione fra il campo magnetico del Sole, dovuto alle macchie e ai fenomeni della corona solare, e il campo magnetico terrestre. Se ne studia l'influenza sul moto di rotazione della Terra e si stabiliscono le formule che dànno la variazione della sua velocità angolare di rotazione e degli angoli di nutazione e di precessione.
Summary Where the interaction between the magnetic field of the Sun, due to the Solar spots and the phenomena of the corona, and the magnetic field of the Earth is considered; the influence on the motion of rotation of the Earth is examined, and the formulae which give the variation of its angular velocity of rotation and of the angles of nutation and of precession are fixed.
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5.
Zusammenfassung Ausgehend von der bekannten Potentialverteilung um eine punktförmige Stromquelle in einem homogenen, anisotropen Halbleiter wird gezeigt, dass die Verteilung wie im isotropen Falle sich nich ändert, wenn dieser Halbleiter durch eine beliebig zu den Hauptrichtungen orientierte (Ebene begrenzt ist. Die Formeln für den scheinbaren spezifischen Widerstand bei Orientierung der Basislinie einer Vier-Punkt-Anordnung jeweils parallel zu einer der Hauptachsen des Leitlähigkeitstensors werden abgeleitet. In ihnen kommt des «Anisotropie-Paradoyon» in allgemeinster Form zum Ausdruck. Die Bedeutung das Paradoxons für Widerstandsmessungen am homogenen anisotropen Medium wird an einem praktischen Beispiel gezeigt.
Riassunto Partendo dalla nota distribuzione del potenziale nell'intorno di una sorgente puntiforme di corrente in un semiconduttore omogeneo ed anisotropo si dimostra che, al pari del caso isotropo, la distribuzione non cambia allorquando il semiconduttore è limitato da un piano comunque orientato rispetto alle direzioni principali. Si deducono quindi le formole per la resistenza specifica apparente nei singoli casi di parallelismo della linea di base nella disposizione del quadripolo con gli assi principali del tensore di conducibilità. Risulta cosi messo integralmente in evidenza il «paradosso dell'anisotropia», il cui significato per le misure di resistività in un mezzo omogeneo ed anisotropo viene illustrato con un esempio pratico.
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6.
Riassunto La nota accenna agli inconvenienti dell'igrometro tipoAlluard-Chistoni ed alla possibilità di ridurli. Si considera l'influenza della temperatura dell'etere, della velocità dell'aria e del tempo sulle modalità di inizio e progresso dell'appannamento della superficie speculare di un igrometro del suddetto tipo, al quale sono state apportate, alcune modifiche. A conclusione si esaminano la sensibilità e precisione massime significative nella determinazione dell'umidità relativa.
Summary The paper outlines briefly some of the inconveniences of theAlluard-Chistoni hygrometer and the possibilities of reducing same. The influence of ether temperature, air speed and time on the ways of starting and progressing of the dew on the polished surface of the above mentioned hygrometer, to which some changes have been brought, is discussed. Finally the highest significative sensitivity and accuracy on relative humidity measurements are examined.
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7.
Riassunto In base alle registrazioni sismiche ed a quelle del moto ondoso marino raccolte a Genova dal lo Marzo 1953 al 31 Maggio 1954 si dimostra dapprima che una forte agitazione locale dello stato del mare causa quasi sempre una corrispondente forte attività microsismica, illustrando il fenomeno e proponendo una spiegazione delle poche eccezioni trovate: questa vien data in funzione dell'ubicazione dei nodi e dei ventri che la parte di crosta terrestre posta in vibrazione presenta a seconda del modo di eccitazione e della posizione del centro eccitatore. L'analisi degli altri casi di microsismi, che costituiscono la grande maggioranza, ha portato alla conclusione che sostanzialmente essi sono tutti provocati dall'azione diretta del vento — in generale con la forte sua turbolenza che si ha al passaggio di perturbazioni meteorologiche — a seguito dell'eccitazione che la pressione dinamica oscillante del vento stesso determina sulla superficie del suolo ed in particolare sulle falde delle montagne.
Summary From the seismic and sea-waves recordings carried out in Genoa during the period March lst 1953-May 31st 1954 it is first proved that nearly always a great agitation of the sea provokes a corresponding great microseismic activity. The analysis of the other more numerous cases of microseisms has demonstrated that they are all generated by the direct action of the wind on the ground surface, as a consequence of the wind-turbulence, action being particularly marked on the sides of mountains. Further it is also demonstrated that the Alps and the Appennines round Genoa are acting as a microseismic barrier.


La parte principale di questa relazione venne presentata da uno di noi (M. B.) alla X Assemblea Generale dell'U.G.G.I. (Associazione Internaz. di Sismologia) che ebbe luogo a Roma nel Settembre 1954. Varie cause hanno ritardato la pubblicazione per esteso della relazione, già parzialmente sunteggiata nei Comptes Rendus N. 11 (1955, p. 128) di detta Associazione.  相似文献   

8.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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9.
Riassunto Si calcolano — mediante la rappresentazione gratica degli archi diurni descritti dal Sole nel suo apparente moto diurno al disopra dell'orizzonte topografico visto dall'Osservatorio Meteorologico del Villaggio Sanatoriale di Sondalo — gli azimut, le altezze, gli istanti del sorgere e tramontare astronomico e topografico del Sole, mettendo in evidenza la decurtazione che il soleggiamento viene a subire a causa dei rilievi montuosi della località.Si determina, valendosi della diretta osservazione, la distribuzione del soleggiamento effettivamente possibile in diversi punti del Villaggio.Si esaminano infine i coefficienti di soleggiamento mettendoli in rapporto con la nebulosità osservata sulla località nel periodo di tempo 1940–44.
Zusammenfassung Der Verf. hat die effektiv mögliche Sonnenscheindauer in verschiedenen Punkten des «Villaggio Sanatoriale di Sondalo» berechnet und auch direkt gemessen. Die Ergebnissen werden verglichen und erörtet. Folgt eine Prüfung der Zusammenhang mit der Verteilung der Bewölkung.
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10.
Riassunto Un metodo differenziale di lettura concernente l'uso del nuovo tipo di accelerometro ideato dall'A. e descritto in altra nota di questo periodico, viene qui esposto. Si dimostra che, disponendo di una coppia di pendoli accelerometrici del tipo descritto e senza far uso di alcun frequenzimetro, un valore fortemente approssimato dell'accelerazione è ricavabile dalla sola nozione dei due spostamenti delle masse pendolari sotto l'effetto della stessa scossa. Una semplice formula collega il valore dell'accelerazione ai suddetti elementi cinematici che è sufficiente conoscere con approssimazione. Si conclude affermando che le qualità di semplice automatismo e razionalità del nuovo accelerometro ideato dall'A. lo rendono indispensabile per il rilievo delle accelerazioni massimali esplicantisi in zona pleistosismica, più ancora come apparato tipico per la costituzione di reti accelerometriche permanenti da distendersi sulle zone prevalentemente sismiche.
Zusammenfassung Der Verf. hat vor kurzem einen neuen Beschleunigungsmesser erdacht, gebaut und in dieser ZS. beschreibt. Für diesen Apparat beweist nun die Möglichkeit durch eine differentielle Methode die Beschleunigung zu bestimmen und zwar durch eine doppelte Ablesung mittels zwei gleichen Apparate von fast gleicher Empfindlichkeit aber mit verschiedenen Schwing-Perioden, Die abgeleiteten Formeln werden dann vom Verf. auch benutzt um die gute Annäherung des Verfahrens zu überprüfen, wofür zeigt, dass die Bestimmung de Beschleunigung normalerweise mit einer Annäherung von 2–3%, in jedem Falle höchstens von 5%, möglich ist.
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11.
Riassunto Due urti di una nave che si incagliò sulla sponda del canale della Giudecca in Venezia causarono microsismi che furono registrati dai sismografi dell'Osservatorio Geofisico del Seminario. Si determina la differenza in tempo fra i due urti, nonchè la velocità della nave ed il periodo delle onde microsismiche.
Zusammenfassung Zwei Stösse erzeugt durch das Stranden eines Schiffes am Ufer des Giudecca-Kanals in Venedig haben mikroseismische Erscheinungen hervorgerufen welche von den Sismographen des Geophysikalischen Observatoriums registriert wurden. Darüber werden u. a. die Zeitdifferenz zwischen den zwei Stösse, die Schiffsgeschwindigkeit und die Perioden der mikroseismischen Wellen bestimmt.
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12.
Riassunto L'Autore descrive il principio di un tipo di gravimetro statico col quale si possono ottenere sensibilità molto elevate e col quale possono essere registrate con continuità le minime variazioni del valore della gravità.
Zusammenfassung Der Verf. beschreibt das Prinzip eines statischen Gravimeters, welches er seit 1928 vorgeschlagen hat und zeigt wie mit ihm höhe Empflindlichkeiten erreichen werden sollen.
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13.
Riassunto Si discutono le diverse formule che permettono il calcolo, con i dati macrosismici, delle profondità ipocentrali dei terremoti e dei coefficienti di assorbimento delle zone interessate. Si indicano delle modifiche, nella conduzione dei calcoli richiesti dalla formula delKövesligethy, apportanti notevoli semplificazioni ai calcoli stessi. In base ai metodi indicati vengono studiati i terremoti della regione etnea e particolarmente di quella orientale. Per le profondità ipocentrali i valori ottenuti, compresi fra 0.1 e 2.5 Km, confermano le idee che si hanno sulla genesi dei terremoti della zona. Per i coefficienti di assorbimento invece i risultati, compresi fra 0.03 e 0.35, hanno permesso, di trovare una legge di variazione del coefficiente stesso con la profondità, legge che per la bassa regione orientale ha l'espressione seguente: (x)=0.27e –3.5x.
Summary They discuss the various formulae which enable to calculate, by means of the macrosismical data, the ipocentral earthquake depths and the absorption coefficients. They propose some modifications in the calculus required by theKövesligethy formula, which simplify considerably these calculations. On the basis of the indicated methods, the earthquakes of the Aetna area, especially those of the eastern side, are examined. The values obtained for the ipocentral depths, comprised between 0.1 and 2.5 Km, confirm the opinion they have on the origin of the earthquakes of this area. On the contrary the results for the absorption coefficients comprised between 0.03 and 0.35 enabled to find a variation law of this coefficient with the depth. For the low eastern region this law has the following form: (x)=0.27e –3.5x.
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14.
Riassunto Utilizzando le osservazioni aerologiche fatte dalla Stazione Geofisica di Mogadiscio nell'Anno Polare 1932–33, si ricavano con il metodo di Solberg i valori del coefficiente d'attrito interno dell'aria nei diversi strati sino a 1000–1500 m., discutendone l'andamento, nei due periodi di Ottobre-Novembre e di Dicembre-Febbraio (monsone di NE). Massimi particolarmente elevati si riscontrano in Dicembre.  相似文献   

15.
Riassunto L'A. dimostra ed illustra le seguenti deduzioni: 1) La propagazione delle onde hertziane attraverso formazioni geologiche è dipendente dall'estinzione che provocano le stesse formazioni e dalla frequenza delle onde emesse. 2) L'effetto determinato dalla frequenza viene illustrata dalla cosìdetta curva radiogeologica, la quale manifesta una forma complessa per onde inferiori ai 100 m. 3) I campi elettromagnetici penetranti nel suolo risultano fortemente smorzati per effetto degli strati vegetali (humus) superficiali; con notevoli ricoprimenti di tal tipo la ricezione in profondità non è in generale possibile; il limite per il quale ciò si verifica si ha all'incirca per uno spessore di 2 metri dello strato vegetale. 4) Allorquando la stazione transmittente e quella ricevente sono ambedue sotterranee la portata di ricezione può raggiungere i 500 m. con possibilità di riuscire notevolmente più grande nelle formazioni aride e compatte. Infine, la propagazione delle onde hertziane in profondità è particolarmente dipendente dalle condizioni tettoniche, oltre da altri fattori.
Zusammenfassung 1) Die Reichweite der Hertzschen Wellen im Gebirge ist von der Extinktion des Gebirges und der Betriebsfrequenz abhängig. 2) Der Einfluss der Frequenz wird durch die sogenannte funkgeologische Kurve dargestellt; diese zeigt im Bereich der Wellen unter 100 m einen ziemlich komplizierten Verlauf. 3) Von aussen her eindringende Felder werden durch die oberste Humusschichte stark gedämpft. Bei starker Ueberdeckung ist im allgemeinen Empfang unter Tage nicht möglich. Die Grenze liegt bei ungefähr 2 m Mächtigkeit der Deckschichte. 4) Stehen Sender und Empfänger unter Tags, so sind auch grössere Reichweiten möglich. Bisher wurden solche bis zu ungefähr 500 m erzielt. Im Die Ausbreitung unter Tags wird insbesondere durch die Tektonik und durch andere trockenen, festen Gebirge sind indessen weit grössere Reichweiten noch durchaus möglich. Faktoren stark beeinflusst.
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16.
Riassunto L'Autore considera dapprima un geoide di rotazione di cui esprime la densità mediante sviluppo in serie di potenze del raggio vettore con i coefficienti dipendenti dalla latitudine . Risolve l'equazione di Poisson relativa al geoide, dimostra che la funzione potenziale si sviluppa in serie di potenze pari di e mette in evidenza la influenza dei termini dipendenti dalla latitudine nel rapporto fra i momenti di inerzia e nella variazione della gravità in superficie. Considera poi il geoide sferico e determina, in due esempi, l'andamento della densità, basandosi nel presupposto che l'energia del campo di gravità sia la più alta possibile compatibilmente allo stato attuale della Terra; ne risulta una densità centrale compresa fra 15 e 19.
Summary The Author first considers a rotational geoid the density of which he introduces through potential series development of radius vector with coefficients as functions of latitude . He solves Poisson equation of the geoid, demonstrates that its potential function develops through potential series even of , points out the influence of the terms deriving from the latitude in the ratio from the inertia moments and the variation in surface gravity. Then he considers a spheric geoid and, by two demonstrations, he establishes the density, basing his theory on the assumption that gravity field energy is the highest one can trace in the present condition of the Earth; the result give a central density ranging from 15 to 19.
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17.
Zusammenfassung Für die Stationen Triest und Punta d'Ostro (bei Cataro) werden mittlere tägliche Häufigkeitswerte für Niederschlag und Bewölkung abgeleitet und auf ihre Singularitäten untersucht, wobei entsprechende Daten für Mailand, Florenz, und Rom veigleichend herangezogen werden. Die Frage nach der Realität dieser Singularitäten wird auf statistischem Wege nachgeprüft. An Hand dieser Witterungsregelfälle werden die wichtigsten Abschnitte im jährlichen Witterungsablauf des mittleren Mittelmeergebietes geschildert, wobei sich die zyklonalen Abschnitte besonders herausheben. Gleichzeitig werden Beziehungen zum Witterungsablauf Mitteleuropas nachgewiesen; die Häufungstermine der Gewitter in Mailand und München sind fast identisch. Die sommerliche Trokkenperiode umfasst in Mittelitalien und im Gebiet der mittleren Adria die Zeit vom 23. Juni bis 9. September. Die wichtigsten antiken Witterungsregelfälle (Februar-März) stimmen mit den heute vorliegenden Daten auffällig gut überein; für Eintritt und Ende der Etesien ist kein überzeugender Beweis möglich.Zum Abschluss wird noch der jährliche Gang der Niederschlagshäufigkeit in Oberitalien (Frühjahrs- bezw. Herbstregen), Süditalien und Albanien (Wintermaximum) auf den entsprechenden Jahresgang typischer Grosswetterlagen zurückgeführt. Grosswetterlagen mit meridionaler Zirkulation treten vorwiegend im Frühjahr und Herbst, solche mit zonaler Zirkulation vorwiegend im Winter und Sommer auf.
Riassunto Per Trieste e Punta d'Ostro (presso Cattaro) si espongono i valori giornalieri medi della frequenza delle precipitazioni e della nebulosità, confrontandoli quindi con quelli corrispondenti di Milano, Firenze e Roma. La questione della realtà di tali singolarità è trattata sotto l'aspetto statistico. In base ai risultati così ottenuti si ha modo di porre in luce le componenti principali dell'andamento annuale del tempo nelle regioni del bacino mediterraneo, fra le quali risaltano particolarmente le componenti cicloniche. Contemporaneamente si discutono i rapporti con lo sviluppo del tempo nell'Europa centrale, dal che si rileva fra l'altro che le date di massima attività temporalesca sono quasi identiche per Milano e per Monaco. Il periodo di siccità estiva per l'Italia centrale ed il bacino adriatico medio si aggira fra il 25 Giugno ed il 9 Settembre. Le principali regole e detti popolari antichi (Febbraio-Marzo) ben si accordano coi dati recenti.
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18.
Riassunto Si analizzano andamenti sperimentali della luminosità del cielo nelle zone rossa e bleu dello spettro. Dal confronto con diversi andamenti teorici si ottiene la spiegazione per la diversità di comportamento della luminosità nelle due zone considerate, e si riconosce la possibilità che — sotto certe condizioni — è consentito tener conto della sola diffusione primaria. Considerando anche la diffusione non molecolare si indica un metodo per calcolare, dalle misure di luminosità, il valore di un parametro che rappresenta un indice del contenuto di polveri nell’atmosfera. Si discutono alcuni valori trovati in base a misure eseguite all’Osservatorio Vesuviano.
Summary Experimental outlines of sky brightness in the red and blue fields of spectrum are analized. From comparison with theoretical predictions one desumes the explanation about the different behaviour of brightness in the two considered fields and possibility — under certain conditions — of taking account only primary scattering. Considering also non-molecular scattering a method is shown to deduce, from the measurements of intensities of sky radiation, the value of a parameter representing the content of dust into atmosphere. Some experimental values found in measurements made at the ? Osservatorio Vesuviano ? are discussed.


Prof.Lorenzo Casertano, Osservatorio Vesuviano,Resina (Napoli)  相似文献   

19.
Riassunto E'stato calcolato il valore medio dello spessore ottico dell'atmosfera () in funzione degli elementi meteorologici al suolo, riconoscendo che esso può ritenersi praticamente indipendente da questi. Poichè i valori delle intensità delle radiazioni diffuse dall'atmosfera, ricavati dalla teoria delChandrasekhar, sono, per una data altezza del sole e per ogni direzione della visuale, funzioni soltanto di e dell'albedo, si deduce che queste intensità risultano indipendenti dalle condizioni meteorologiche. Il che porta a concludere che: 1o) o effettivamente le intensità della luce diffusa dalle molecole d'aria non dipendono dai fattori meteorologici; 2o) oppure la teoria delChandrasekhar, completa per quel che riguarda le diffusioni multiple, non risponde in pieno alle condizioni reali. — Il confronto delle curve teoriche della polarizzazione della luce-diffusa dalla volta celeste con quelle ottenute in base ad osservazioni eseguite all'Osservatorio Vesuviano, non dà un accordo accettabile. Pur non escludendo che il mancato accordo sia da attribuire, almeno in parte, alla diffusione non molecolare, si è portati verso la seconda alternativa.
Summary The average optical atmospheric thickness () as a function of the meteorologic ground elements has been calculated, obtaining a result which shows its inependence from those elements. The intensity of the radiations scattered by the atmosphere, as deduced fromChandrasekhar's theory for a given hight of the suns and for every direction, being a function only of and of the albedo, it follows that these intensities are independent from the meteorologic conditions. Then it can be concluded that: 1st) either the intensity of the light scattered by the air molecules does not depend from the meteorologic factors, 2nd) orChandrasekhar's theory, adequate for the computation of the effect of multiple scattering, does not entirely represents the real phenomenon. — Comparing the theoretic patterns for the polarization of sky scattered light with the experimental data obtained in the Vesuvian Observatory, an acceptable agreement has not be found. Although taking into account the scattering of other than molecular origin, the second hypothesis seems more probable.
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20.
Riassunto Richiamate le caratteristiche secondo cui le perturbazioni regolari ed irregolari del campo terrestre concorrono a definire l'attività geomagnetica, se ne analizza la distribuzione geografica mediante le grandezze:HR H ,ZR Z , e (10–4.2). Di queste sono illustrati e discussi gli andamenti in funzione della latitudine geomagnetica, dedotti dai valori medi calcolati per quasi tutte le stazioni funzionanti durante l'Anno Polare 1932–33 ed il triennio successivo 1933–36. Si rileva particolarmente il massimo assoluto di attività della zone anulare delle aurore, e quello relativo delle regioni equatoriali. Segue un'indagine, a carattere piuttosto indicativo, sulla ripartizione geografica del grado di variazione dell'attività nel tempo, introducendo a tale scopo opportuni indici ed esponendone il comportamento. Conclude la Nota un cenno sugli andamenti stagionali dell'attività e della variabilità geomagnetica.  相似文献   

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