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1.
Zusammenfassung Für die Stationen Triest und Punta d'Ostro (bei Cataro) werden mittlere tägliche Häufigkeitswerte für Niederschlag und Bewölkung abgeleitet und auf ihre Singularitäten untersucht, wobei entsprechende Daten für Mailand, Florenz, und Rom veigleichend herangezogen werden. Die Frage nach der Realität dieser Singularitäten wird auf statistischem Wege nachgeprüft. An Hand dieser Witterungsregelfälle werden die wichtigsten Abschnitte im jährlichen Witterungsablauf des mittleren Mittelmeergebietes geschildert, wobei sich die zyklonalen Abschnitte besonders herausheben. Gleichzeitig werden Beziehungen zum Witterungsablauf Mitteleuropas nachgewiesen; die Häufungstermine der Gewitter in Mailand und München sind fast identisch. Die sommerliche Trokkenperiode umfasst in Mittelitalien und im Gebiet der mittleren Adria die Zeit vom 23. Juni bis 9. September. Die wichtigsten antiken Witterungsregelfälle (Februar-März) stimmen mit den heute vorliegenden Daten auffällig gut überein; für Eintritt und Ende der Etesien ist kein überzeugender Beweis möglich.Zum Abschluss wird noch der jährliche Gang der Niederschlagshäufigkeit in Oberitalien (Frühjahrs- bezw. Herbstregen), Süditalien und Albanien (Wintermaximum) auf den entsprechenden Jahresgang typischer Grosswetterlagen zurückgeführt. Grosswetterlagen mit meridionaler Zirkulation treten vorwiegend im Frühjahr und Herbst, solche mit zonaler Zirkulation vorwiegend im Winter und Sommer auf.
Riassunto Per Trieste e Punta d'Ostro (presso Cattaro) si espongono i valori giornalieri medi della frequenza delle precipitazioni e della nebulosità, confrontandoli quindi con quelli corrispondenti di Milano, Firenze e Roma. La questione della realtà di tali singolarità è trattata sotto l'aspetto statistico. In base ai risultati così ottenuti si ha modo di porre in luce le componenti principali dell'andamento annuale del tempo nelle regioni del bacino mediterraneo, fra le quali risaltano particolarmente le componenti cicloniche. Contemporaneamente si discutono i rapporti con lo sviluppo del tempo nell'Europa centrale, dal che si rileva fra l'altro che le date di massima attività temporalesca sono quasi identiche per Milano e per Monaco. Il periodo di siccità estiva per l'Italia centrale ed il bacino adriatico medio si aggira fra il 25 Giugno ed il 9 Settembre. Le principali regole e detti popolari antichi (Febbraio-Marzo) ben si accordano coi dati recenti.
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2.
Riassunto L'A., ponendo a base le registrazioni sismiche raccolte presso la Stazione sismica di Atene, analizza il comportamento dell fase preliminare dei sismogrammi di terremoti vicini a questa Stazione in funzione delle relative regioni epicentrali, dimostrando come queste ultime possano venir raggruppate geograficamente in dipendenza del carattere della medesima fase preliminare. Successivamente discute le diversità nella forma di questa fase iniziale dei terremoti vicini, per procedere quindi ad un'analisi dei terremoti profondi e di quelli superficiali relativi ad una stessa regione epicentrale. E per le regioni adiacenti ad Atene sviluppa infine varie considerazioni illustrative dei processi geomeccanici e geologici che determinano la genesi dei terremoti.
Zusammenfassung Der Verf., unter Zugrundelegung der seismischen Registrierungen der Station von Athen, untersucht die Anfangs-Phase der Vorläufer-Wellen für Nahbeben von derselben Station im Verhältnis zu den entsprechenden Herdgebieten, und beweist somit wie diese Letzten geographisch zusammengefasst werden können und zwar je nach der Form der Anfangs-Phase der Vorläufer. Nachher erläutert er die Verschiedenheiten in der Form dieser Anfangs-Phase der Nahbeben um dann die Tiefbeben und Oberflächenbeben in Abhängigkeit von demselben Epizentralgebiet zu analysieren. Für die Gegenden um Athen entwickelt der Verf. zuletzt einige Betrachtungen über die geomechanischen und geologischen Prozesse, welche für die Auslösung der Erdbeben verantwortlich sind.
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3.
Riassunto Per il periodo 1936–1950 vengono comunicati il numero medio annuo dei giorni con temporali (udito almeno un tuono) e la statistica dei periodi di giorni successivi con temporali, secondo la loro lunghezza, per 8 stazioni poste pressapoco su di una sezione da sud a nord attraverso le Alpi, con estremi Milano e Zurigo. Per Locarno-Monti, periodo 1936–1953, sono confrontate le precipitazioni dei giorni con temporali con la quantità totale. Per il semestre aprile-settembre del quinquennio 1949–1953, le precipitazioni di Locarno-Monti dei giorni con temporali vengono suddivise secondo i tre tipi di temporali: frontali, di Südstau e locali, tenendo conto che nello stesso giorno ad ore diverse possono verificarsi temporali di diverso tipo, e paragonate fra loro.
Zusammenfassung Von acht Stationen, die ungefähr auf der Linie Mailand-Zürich liegen, wurden für die Periode 1936–1950 die mittlere Anzahl der Tage mit Gewittern und Andauer aufeinanderfolgender Gewittertage berechnet. Des weiteren wurde für die Station Locarno-Monti (1936–1953) der Anteil der Niederschlagsmenge an Gewittertagen an der Gesamtmenge ermittelt und für die Periode 1949–1953 von April bis September die Niederschlagsmenge an den Tagen untersucht, an denen Front-, Südstauoder Lokalgewitter vorkamen. Auch die Fälle, an denen am gleichen Tag verschiedene Gewitterarten auftraten, wurden berücksichtigt.


Comunicazione presentata alla II Assemblea Generale della Società Italiana di Geofisica e Meteorologia, Genova, 23–25 Aprile 1954.  相似文献   

4.
Riassunto Vengono illustrate le principali caratteristiche della brezza marina a Genova, a Savona ed a Belvedere Marittimo. L'esame relativo alle prime due località dimostra fra l'altro l'intervento di unacorrente costiera, diretta in senso ciclonico lungo la Liguria, la cui azione è importante per l'origine della brezza marina e per determinarne il suo comportamento. In base alle registrazioni della radiazione globale eseguite a Genova si trova altresì che la durata minima della brezza di mare dipende dall'intensità della medesima radiazione globale.
Summary In the present treatise the chief characteristics of the sea breeze of Genoa, Savona and Belvedere Marittimo are being elucidated. Investigations carried out at the first two mentioned places showed a temporary coastal current which is pointing cyclonically along the coast of Liguria. Its activity has an important bearing upon the origin and behaviour of the breeze. The registrations of the total radiation from sun and sky at Genoa furthermore show that the minimum duration of sea breeze depends on the intensity of that radiation.

Zusammenfassung In der vorliegenden Arbeit werden die wichtigsten Charakteristiken der Seebrise von Genua, Savona und Belvedere Marittimo erläutert. Die Untersuchung an den zwei ersten Orten ergab eine zeitweilige Küstenströmung, die längs der Liguria zyklonal gerichtet ist. Ihre Aktivität ist für den Ursprung und das verhalten der Brise wichtig. Die Registrierungen der Globalstrahlung in Genua zeigen überdies, dass die Minimaldauer der Seebrise von der Intensität der Globalstrahlung abhängt.
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5.
Riassunto Richiamati brevemente i concetti fondamentali intorno al recente metodo frigorimetrico, e intorno agli strumenti di misura (catatermometro e frigorimetri), vengono presentati in tabelle e diagrammi i dati delle osservazioni frigorimetriche eseguite nell'anno 1940 nella stazione meteorologica dell'Ospedale al mare al Lido di Venezia. Queste vengono poi commentate e messe in relazione con i principii teorici della frigorimetria, osservando che le formule di Hill per il nostro clima hanno bisogno di essere modificate. I medesimi dati vengono poi riferiti alle condizioni climatologiche, e confrontati con i risultati di altre stazioni italiane ed estere.
Zusammenfassung Nach Erwähnung der Grundgedanken der neueren frigorimetrischen Beobachtungsverfahren und der diesbezüglichen Instrumente (Katathermometer und Frigorimeter) werden in Tabellen und Diagrammen die Ergebnisse dargestellt, welche in der meteorologischen Station des Krankenhauses am Lido von Venedig im Jahre 1940 gesammelt worden sind. Diese Ergebnisse werden dann diskutiert und in Zusammenhang mit den theoretischen Grundzügen der Frigorimetrie gebracht, worauf gezeigt wird, dass die Hillesche Formel für unser Klima einer Verbesserung bedürfen. Dieselben bioklimatischen Elemente werden dann auf die meteorologischen Bedingungen bezogen und mit den Ergebnissen von anderen italienischen und ausländischen Stationen verglichen.
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6.
Riassunto Si espongono ed illustrano i valori medi dei principali elementi meteorologici osservati a Moncalieri senza alcuna interruzione nell'ottantennio 1865–1945 e durante il quarantennio 1907–1946 per il vento. L'analisi delle medie quinquennali ed annuali pone in luce qualche caratteristica della variazione secolare dei medesimi fattori.
Zusammenfassung Die Mittelwerte der wichtigsten meteorologischen Elemente die in Moncalieri ohne Unterbrechung gesammelt worden sind, werden angegeben und zwar für den Zeitraum 1865–1945, ausgenommen für den Wind, deren Beobachtungen auf die Periode 1907–1946 sich beziehen. Die Gänge der fünfjährigen und jährlichen Mitteln zeigen einige Eigentümlichkeiten der sekularen Variation für denselben Elemente, die herausgehoben werden.
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7.
Riassunto L'A., dopo aver brevemente esposto il metodo pratico di misura seguito nelle determinazioni della componente orizzontale del campo magnetico terrestre, riporta un esempio di osservazione ed i valori ottenuti nelle stazioni fondamentali della rete nazionale. Tratta poi della carta italiana delle isodinamiche al 1940,0 pubblicata recentemente dall'Istituto Geografico Militare di cui allega copia alla scala ridotta di 1:4.000.000, pone in rilievo le isodinamiche di particolare andamento anomalo ed accenna infine ai primi lavori di raffittimento magnetometrico posti in programma.
Zusammenfassung Nachdem der Verfasser kurz das Verfahren besprochen hat, welches zur praktischen Bestimmung der horizontalen Komponente des erdmagnetischen Feldes führt, bringt er ein Beobachtungsbeispiel und die an den Grundstationen des italienischen Netzes erhaltenen Werte. Dann erläutert er die Karte der isodynamischen Linien von Italien für die Epoche 1940,0 die vor kurzem vom Istituto Geografico Militare veröffentlicht und hier in reduziertem Massstab von 1:4.000.000 wiedergegeben worden ist. Es folgen Betrachtungen über die betreffenden Anomalien, sowie über einen Plan zur Abdichtung der erdmagnetischen Stationen in einigen Zonen.
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8.
Zusammenfassung Die bei der Annäherung eines einzigen 24-stündigen isallobarischen Gebildes (is. Gebilde) entstehenden Südstaulagen werden analysiert und ihr Einfluss auf den Wetterablauf im Kanton Tessin (Südschweiz) untersucht. Die vorliegende Arbeit befasst sich mit der Andauer der Südstaulage und der is. Gebilde, mit dem zeitlichen Abstand zwischen Südstau und dem dazugehörigen Niederschlag, sowie den Positionen und Hauptachsen der is. Gebilde am Anfang und Ende von Südstau und Niederschlagsperiode. Besondere Aufmerksamkeit wird der Verschiebung der negativen is. Gebilde geschenkt. Diese werden nach der Form und der Richtung ihrer Zugbahnen in Klassen eingeteilt. Abschliessend werden weniger straffe Zusammenhänge aufgeführt. Schliesslich wird gezeigt, wie wichtig die 24-stündigen negativen is. Gebilde für die Entwicklung der Südstaulagen sind. Ihre eingehende Betrachtung kann die Prognosengestaltung wesentlich erleichtern.
Summary The present paper deals with the analysis of the barrage-effect occuring in the direction of the Southern slope of the Alps (Südstau), when isallobaric formations (24 hours-interval) draw near to the Southern parts of Switzerland. The duration of the Südstau and that of the isallobaric formations, the time-interval between Südstau and precipitation, further the position of the main axis of the isallobaric formation at the beginning and at the end of the Südstau and of the precipitationperiod are of great interest. Very important is the displacement of the isallobaric formations with regards to the form and the direction of their trajectories. Finally some other phenomenona are presented which do not have such strict connections as those mentioned above. The negative isallobaric formations for the 24 hours-interval are very important for the development of the Südstau. The consideration of these conditions can be very helpful for the weather forecast.

Riassunto Si analizzano le situazioni di «Stau» a meridione delle Alpi, originate dall'avvicinarsi di un solo campo isallobarico negativo di 24 ore, e interessanti il Canton Ticino, che costituisce la maggior parte della Svizzera sudalpina. Le ricerche comprendono: durata delle situazioni di «Stau» e dei campi isallobarici, intervallo di tempo tra «Stau» e periodo di precipitazioni, posizione dei centri o degli assi dei campi isallobarici all'inizio e alla fine della «Stau» e dei periodi di precipitazioni. In modo speciale furono trattati gli spostamenti dei campi isallobarici negativi di 24 ore, che furono suddivisi in classi, a seconda della forma e della direzione assunta dalla strada da loro percorsa. Altre relazioni, meno significative, sono enunciate alla fine. Il presente lavoro mette in evidenza l'importanza di questi campi isallobarici per le situazioni studiate, per cui la loro considerazione potrà facilitare la compilazione delle previsioni per la regione a cui si riferisce la ricerca.
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9.
Riassunto L'A. partendo dai risultati delle determinazioni astronomiche di latitudine e di azimut eseguite lungo il meridiano di Roma dal Reina dal 1898 al 1905 ed apportando ad esse le riduzioni al polo medio, in base ai risultati definitivi delle coordinate del polo per le epoche delle osservazioni, e le riduzioni al livello medio del mare, confronta i risultati trovati con gli omologhi geodetici relativi all'ellissoide di Bessel orientato a Genova e a Roma e all'ellissoide di Hayford orientato a Roma. Determina cosi le componenti meridiane ed astronomiche delle deviazioni delle verticali e con queste, dopo opportuna discussione, stabilisce il profilo del geoide dall'Isola di Ponza a Cortina d'Ampezzo per una lunghezza di oltre 700 Km, mettendo in luce una spiccata onda geoidica che raggiunge il massimo scostamento di circa 11 metri a Comacchio.
Zusammenfassung Der Verfasser geht von den Ergebnissen der von Reina längs des Meridians von Rom in den Jahren 1898 bis 1905 ausgeführten Breite-und Azimut-Bestimmungen aus und fügt diesen Bestimmungen die Polreduktion zu auf Grund der endgültigen Ergebnisse für die zur Zeit der Beobachtungen geltenden Polarkoordinaten; es werden noch die Reduktionen auf Normal-Null berücksichtigt. Es werden weiter die ermittelten Daten mit den entsprechenden geodätischen Ergebnissen verglichen, welche sich auf das auf Genua und Rom orientierten Besselsche Ellipsoid beziehen. Es werden die meridianischen und orthodromischen Komponenten der Lot-abweichungen bestimmt und mit diesen das Profil des Geoids von der Insel Ponza bis Cortina d'Ampezzo in einer Länge von 700 Km. In dieser Erörterung wird eine deutliche geoidische Welle ersichtlich gemacht, die die grösste Abweichung von ungefâhr 11 m. in Comacchio erreicht.
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10.
Riassunto Un metodo differenziale di lettura concernente l'uso del nuovo tipo di accelerometro ideato dall'A. e descritto in altra nota di questo periodico, viene qui esposto. Si dimostra che, disponendo di una coppia di pendoli accelerometrici del tipo descritto e senza far uso di alcun frequenzimetro, un valore fortemente approssimato dell'accelerazione è ricavabile dalla sola nozione dei due spostamenti delle masse pendolari sotto l'effetto della stessa scossa. Una semplice formula collega il valore dell'accelerazione ai suddetti elementi cinematici che è sufficiente conoscere con approssimazione. Si conclude affermando che le qualità di semplice automatismo e razionalità del nuovo accelerometro ideato dall'A. lo rendono indispensabile per il rilievo delle accelerazioni massimali esplicantisi in zona pleistosismica, più ancora come apparato tipico per la costituzione di reti accelerometriche permanenti da distendersi sulle zone prevalentemente sismiche.
Zusammenfassung Der Verf. hat vor kurzem einen neuen Beschleunigungsmesser erdacht, gebaut und in dieser ZS. beschreibt. Für diesen Apparat beweist nun die Möglichkeit durch eine differentielle Methode die Beschleunigung zu bestimmen und zwar durch eine doppelte Ablesung mittels zwei gleichen Apparate von fast gleicher Empfindlichkeit aber mit verschiedenen Schwing-Perioden, Die abgeleiteten Formeln werden dann vom Verf. auch benutzt um die gute Annäherung des Verfahrens zu überprüfen, wofür zeigt, dass die Bestimmung de Beschleunigung normalerweise mit einer Annäherung von 2–3%, in jedem Falle höchstens von 5%, möglich ist.
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11.
Riassunto L'Autore in questa Nota confronta un procedimento grafico, proposto ed illustrato in precedenti ricerche, con le formole delloSchweydar che sono senza dubbio le più adoperate attualmente nella valutazione delle correzioni topografiche da apportare agli elementi rilevati con la bilancia di torsione, e richiama, fra l'altro, l'attenzione sulle condizioni di applicabilità degli sviluppi e sull'espressione generale dei coefficienti che entrano nella formazione di questi. Completano il lavoro alcune relazioni per il controllo del calcolo dei coefficienti.
Zusammenfassung Der Verf. vergleicht ein graphisches Verfahren, welches von ihm in früheren Untersuchungen angegeben und erläutert worden ist, mit den Formeln vonSchweydar, welche zweifellos in der Berechnung der topographischen Korrektionen der Grössen die mit der Drehwaage gemessen werden die mehr gebrauchten sind. Ausserdem, gibt er die Anwendungsbedingungen für die Entwicklungen und über den allgemeinen Ausdruck der Koeffizienten welche in der Bildung jener Entwicklungen auftreten. Zuletzt, ist die Arbeit mit einigen Verbindungen zur Kontrolle der Berechnung der Koeffizienten ergänzt.
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12.
Riassunto In base alle osservazioni più recenti ed in particolare ai risultati della Spedizione Atlantica Tedesca della «Meteor» 1925–27, l'A. ha nuovamente calcolato i valori delle aree comprese tra i successivi livelli altimetrici e batimetrici della crosta terrestre. I risultati relativi vengono riassunti in apposite tabelle. Essi hanno portato ad una più precisa definizione della curva ipsografica. Oltre all' esame di quest' ultima, si dimostra come la stessa sia rappresentabile con un arco di parabola fra le profondità di 2500 e 5200 m. Successivamente si illustrano le caratteristiche delle curve di distribuzione delle predette aree secondo la rappresentazione di W. Trabert e A. Wegener.
Zusammenfassung Auf Grund der neueren Beobachtungen und insbesonders der Ergebnisse der Deutschen Atlantischen Expedition auf dem «Meteor» 1925–27, hat der Verf. wieder die Werte der Areale der Tiefen- und Höhenstufen der Erdkruste berechnet. Sie werden in Tabellen zusammengefasst und sie haben zu einer genaueren Bestimmung der hypsographischen Kurve geführt. Ausser der Erläuterung derselben wird bewiesen, wie sich dieselbe mit einem Parabelbogen im Gebiet zwischen 2500 und 5200 m Tiefe darstellen lässt. Anschliessend werden die Eigentümlichkeiten der Arealverteilungskurve, nach der Darstellung von W. Trabert und A. Wegener, beschrieben.
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13.
Zusammenfassung In der vorliegenden Arbeit wird die Verteilung der Kondensationskerne auf der Messplatte des kleinenScholz-Zählers untersucht. Die Ergebnisse sind die folgenden: 1) Mit zunehmender Expansionsgeschwindigkeit und Kerndichte verstärkt sich die Wirbelbildung im Rezipienten und führt zu einer ungleichmässigen Verteilung der Kerne auf der Messplatte. 2) Der Einfluss der Expansionsgeschwindigkeit kann dann vernachlässigt werden, wenn die Luftprobe so dosiert wird, dass etwa 5–8 Tropfen auf den Quadratmillimeter fallen. 3) Der Rührflügel ist notwendig. Er muss jedoch so angebracht werden, dass er keine zusätzliche Wirbelbildung verursacht.
Summary In this paper results of researches which have been carried out on the distribution of the condensation nucleus on the ruled plate of the small counter-Scholz are presented. They are as follows: 1) The quicker the expansion and the greater the number of the nucleus, the stronger the vortex in the receiver. This vortex causes an irregular distribution of the nucleus on the ruled plate. 2) The influence of the velocity of expansion can be disregarded when the quantity of dust-laden air is chosen in such a manner, that no more than 5–8 droplets fall upon the ruled plate. 3) The stirrer is absolutely necessary, but its construction must not cause any new vortexes.

Riassunto Nella presente ricerca si studia la distribuzione dei nuclei di condensazione sulla lastra di misura del piccolo contatoreScholz. I risultati sono i seguenti: 1) Con l'aumento della velocità di espansione e della densità dei nuclei, si rafforza la formazione di vortici nel recipiente e si ha una distribuzione irregolare dei nuclei sulla lastra di misura. 2) L'influenza della velocità di espansione può essere trascurata quando il provino d'aria vien dosato in modo che su un millimetro quadrato cadano pressapoco 5–8 gocce. 3) La paletta per rimescolare l'aria è necessaria. Deve però essere applicata in modo che non provochi una formazione supplementare di vortici.
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14.
Riassunto L'A. illustra le caratteristiche e rileva l'importanza delle singolarità dell'andamento annuale dei fattori climatici, come rappresentatrici di determinati processi meteorici. Riferisce quindi su alcuni risultali nel relativo studio per il clima dell'Europa centrale, dando poi indicazioni per estendere analoghe indagini al clima della penisola italiana.
Zusammenfassung Der Verf. erinnert zuerst einige Beispiele welche die Realifät der Existenz der Singularitäten oder «wiederckehrenden Wetterwendepunkte» in dem jährlichen Verlauf der klimatischen Faktoren beweisen. Daraus treten die Eigentümlichkeiten der Singularitäten klar hervor. Bezugsnehmend auf die Erfahrung und die Fruchtbarkeit solcher Untersuchungen für das mitteleuropäische Klima, regt zuletzt der Verf. an, ähnliche Arbeitsmethoden auf die Forschung des italienischen Klimas anzuwenden
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15.
Riassunto Vengono documentate ed illustrate alcune correlazioni fra le alterazioni del moto di rotazione terrestre iniziatesi nel 1923 con gli eventi meteorologici; in particolare si discutono e si spiegano in tal modo le forti anomalie della pressione osservate a Genova nel periodo 1924–32.
Zusammenfassung Störungen in der Bewegung des Erdkörpers und Verschiebungen seiner Rotaktionsachse rufen Wirkungen hervor, welcke mit der Anpassung der Luftmassen an den neuen Bewegungen und an den neuen Lagen der Rotaktionsachse sich ausdrucken. Das führt zu Veränderungen der Luftströmungen, der Luftdruckverteilungen und daher der Grossewetterlagen. Einige meteorologischen Korrelationen dieser Art werden für die bedeutende Störung der Polarbewegung des 1923 gezeigt. Nachher werden damit besonders die starken Luftdruckanomalien erklärt, welche in Genua in der Periode 1924–32 beobachtet worden sind.
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16.
Riassunto Si riferisce sul contributo portato dall'Istituto Geografico Militare alla conoscenza del campo magnetico terrestre in Italia ed altre regioni (Libia, Albania, Etiopia). Si forniscono particolari sulle carte magnetiche d'Italia e sulle carte delle isogone per la Libia, Albania, Dalmazia, Mediterraneo, Austria, Svizzera costruite dall'I.G.M. Per lo studio della geologia profonda in Italia sono state preparate anche le carte delle anomalie magnetiche (declinazione e componente orizzontale) e gravimetriche (secondo Faye e secondo Bouguer).
Zusammenfassung Der Verfasser behandelt den Beitrag des ital. Geogr. Mil. Instituts zur Erkenntniss des erdmagnetischen Feldes in Italien und anderen Gegenden. Einzelheiten werden über die magnetischen Karten von Italien gegeben und die Deklinationskarten für Libien, Albanien, Dalmatien, Mittelmeer, Schweiz und Ostmark, usw. erwähnt. Für Italien sind auch die Karten der magnetischen (D und H) und gravimetrischen (Faye und Bouguer) Isanomalen konstruiert worden.


Dott.Carlo Morelli, Capo della Sezione Geomagnetica dell'Istituto Geografico Militare.  相似文献   

17.
Riassunto Per alcuni casi diFöhn delle Alpi Italiane, interessanti il Piemonte e la Lombardia, sono state esaminate le variazioni dei deflussi nei giorni in cui soffiava tale vento nonchè in quelli adiacenti, trovando che di regola, quando non intervengono precipitazioni od altri fattori, ilFöhn provoca una diminuzione netta delle portate, che può raggiungere e superare il 10% e che si esplica con relativa prontezza. Si spiega tale riduzione con la forte evaporazione causata dalFöhn.
Summary Researches have been undertaken on the influence of the Föhn in the italian Alps, regarding the runoff-variations. The Föhn causes as a rule a decrease of the runoff, which, in absence of precipitation, can reach or exceed 10%. It can be explained by the strong evaporation during the Föhn.

Zusammenfassung Anhand einiger Föhnfälle in den italienischen Alpen wurde der Einfluss des Föhns auf die Aenderungen der Abflussmenge untersucht. Wenn empfindliche Niederschläge oder andere Faktoren nicht vorkommen, verursacht in der Regel der Föhn eine Abnahme der Abflussmenge, die 10% erreichen oder sogar überschreiten kann. Die Erklärung ist in der starken Verdunstung während des Föhns zu suchen.
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18.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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19.
Riassunto Premessi alcuni richiami sulle caratteristiche geologiche della Provincia di Messina, si illustrano le possibilità minerarie della regione in base specialmente alle indagini eseguite dal R. Istituto Geofisico e Geodetico di Messina. Dal relativo esame consegue l'importanza delle manifestazioni di minerali metallici con giacimenti che possono assicurare una produzione notevole—sopratutto per il rame, ma anche il piombo, antimonio, zinco, ferro, ecc.—nonostante la distribuzione complessa ed irregolare delle mineralizzazioni. In pari tempo sono segnalate altresi le sicure possibilità di un conveniente sfruttamento degli scisti bituminosi, delle ligniti, nonchè di altri materiali (fluorite, caolino,...) di cui è dotato il sottosuolo della Provincia di Messina.
Zusammenfassung Nach der Untersuchungen des R. Istituto Geofisico e Geodetico zu Messina werden die bergbauwürdigen Lagerstätten der Messina-Provinz beschrieben und erörtet. Das geschieht unter einer allgemeinen Erwähnung der geologischen Bedingugen. Dazu lässt sich zeigen, wie die Messina-Provinz besonders reich an Erz-Lagerstätte ist, vor allem an Kupfer-Erze, weiter auch an Blei-, Antimon-, Zink-, Eisen-Erze, usw, obwohl die Verteilung einigermassen kompliziert und ungleichmässig ist. Auch die bauwürdigen Lagerstätten der anderen Materialen, wie bituminose Schiefer, Braunkohlen, usw werden erwähnt.

Résumé Après un bref rappel des caractères géologiques de la Province de Messina, on documente les possibilités minières de la région surtout à la suite des recherches faites par l'Istituto Geofisico e Geodetico di Messina. De l'examen rélatif dérive l'importance des maniféstations en mineraux métalliques, avec gisements capables de donner une production convenable—particulièrement de cuivre, mais aussi de plomb, d'antimoine, de zinc, de fer, etc,—malgré la distribution complexe et irrégulière des minéralisations. On mentionne aussi les autres possibilités d'exploitation des gîtes de schistes bitumineuses, de lignites et d'autres matériaux.
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20.
Riassunto Riferiti i risultati delle osservazioni dei Cirri, vengono illustrate le caratteristiche delle correnti dell'alta troposfera su Mogadiscio in base ai lanci di palloni piloti eseguiti durante l'Anno Polare 1932–33, ponendo in luce, specialmente per il periodo dal 24–10 al 5-12-1932, il comportamento dettagliato delle correnti orientali ed occidentali, indicando come le deviazioni verso N e verso S di queste (per deformazione deifronti di contatto e successivo abbassamento delle masse d'aria) siano fattori determinanti delle condizioni del tempo in grande nelle regioni tropicali in grado d'influenzare anche quello delle latitudini medie e di giustificare quindi le relative singolarità. Le poche osservazioni stratosferiche hanno accertato una corrente all'incirca di eguale intensità, ma contraria di quella di Krakatoa: però in stagione diversa da quella dell'eruzione e delle osservazioni raccolte a Batavia.
Zusammenfassung Die Beobachtungen des Zirrenzuges in Mogadiscio während des Polarjahres 1932–33 werden zuerst zusammengefasst. Es folgt dann die Darstellung der Luftströmungen in der oberen Troposphäre auf Grund der Pilotballonvisierungen, woraus u.a. gezeigt wird, dass oft die Richtung des Zirrenzuges nicht mit derjenigen der herrschenden Luftströmungen zusammenfällt. Besonders durch die zahlreichen Beobachtungen des Zeitraumes 24.10-5-12.1932 werden die Eigentümlichkeiten dieser Strömungen eingehend erläutert und damit gezeigt, dass durch die Ablenkung derselben nach Nord oder Süd (für Nachgiebung der Fronten zwischen den O- und W-Strömungen und nachfolgende Senkung der Luftmassen) die Grosswetterlage in tropischen und auch in mittl. Breiten gesteuert und abgeändert wird. Die wenigen Beobachtungen weiche die Stratosphäre erreicht haben, lassen in der Höhe von etwa 30 km die Existenz einer Strömung wahrnehmen von fast gleicher Intensität wie der Krakatauwind, aber von entgegengesetzter Richtung (W). — Die besprochenen Ergebnisse zeigen ausserdem, dass das Bestehen der Ostströmungen in der unteren äquatoriellen Stratosphäre nicht allgemein gilt und dass auch dort die Tropopause nicht mit dem Maximum der Windgeschwindigkeit gekennezeichnet ist.
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