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1.
Riassunto L'ubicazione dell'antico cordone litorale, che ridossava l'Emporio di Medma (VIo secolo avanti Cristo) in Magna Grecia, è messa in correlazione con il veto geologico posto dall'Ing.Cortese all'eventuale costruzione di nuove opere marittime lungo il litorale tirrenico della Calabria meridionale e con l'incrementato ritmo di denudazione e di dispersione del terreno agrario nell'epoca moderna.
Summary The site of the ancient littoral bank, that protected the Medma's Emporium (VIth century before Christ) in Magna Graecia, is placed in correlation with the geological «veto», established by the EngineerCortese at the eventual construction of new maritime works along the tirrenic littoral of the meridional Calabria and with the increased rhythm of denudation and of dispersion of the agrarian soil in the modern epoch.
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2.
Riassunto In base alle osservazioni più recenti ed in particolare ai risultati della Spedizione Atlantica Tedesca della «Meteor» 1925–27, l'A. ha nuovamente calcolato i valori delle aree comprese tra i successivi livelli altimetrici e batimetrici della crosta terrestre. I risultati relativi vengono riassunti in apposite tabelle. Essi hanno portato ad una più precisa definizione della curva ipsografica. Oltre all' esame di quest' ultima, si dimostra come la stessa sia rappresentabile con un arco di parabola fra le profondità di 2500 e 5200 m. Successivamente si illustrano le caratteristiche delle curve di distribuzione delle predette aree secondo la rappresentazione di W. Trabert e A. Wegener.
Zusammenfassung Auf Grund der neueren Beobachtungen und insbesonders der Ergebnisse der Deutschen Atlantischen Expedition auf dem «Meteor» 1925–27, hat der Verf. wieder die Werte der Areale der Tiefen- und Höhenstufen der Erdkruste berechnet. Sie werden in Tabellen zusammengefasst und sie haben zu einer genaueren Bestimmung der hypsographischen Kurve geführt. Ausser der Erläuterung derselben wird bewiesen, wie sich dieselbe mit einem Parabelbogen im Gebiet zwischen 2500 und 5200 m Tiefe darstellen lässt. Anschliessend werden die Eigentümlichkeiten der Arealverteilungskurve, nach der Darstellung von W. Trabert und A. Wegener, beschrieben.
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3.
Zusammenfassung Es wird theoretisch nachgewiesen, dass eine um sich selbst rotierende kosmische Masse von hoher Temperatur, welche stark ionisiert ist, infolge der thermisch-Brown'schen Bewegungen der freien Elektronen ein magnetisches Feld besitzt, dessen Richtungssinn den an Erde und Sonne beobachteten allgemeinen Feldern entspricht. Daserdmagnetische Kernfeld wird ursächlich auf diesen Effekt zurückgeführt. Daserdmagnetische Rindenfeld wird in seinem wesentlichsten Teil erklärt als magnetische Wirkung stationärer, innerhalb der Erdkruste fliessender Ströme, in zweiter Linie durch die Gesamtheit des Gesteinsmagnetismus. Das Bild der Verteilung der Kraftkomponenten des erdmagnetischen Rindenfeldes lässt auf zwei ausgeprägte Stromsysteme innerhalb der Erdkruste schliessen: 1. deramerikanische Stromwirbel mit einer Stromrichtung im Uhrzeigersinne, und 2. derafrikanisch-australische Stromwirbel mit einer dem Uhrzeigersinne entgegengesetzten Stromrichtung. Trägt man den Verlauf der sich ergebenden erdelektrischen Stromsysteme kartenmässig ein, so werden Beziehungen zu der grosstektonischen Gliederung der Erdkruste deutlich erkennbar: Die Stromsysteme fallen in ihrem wesentlichen Teil mit den grossen geosynklinalen Zonen der Erde — der zirkumpazifischen und der mediterranen Zone — zusammen. Das lässt darauf schliessen, dass in diesen Zonen der Sitz der Ursachen des Erdstromes ist, d. h. also, dass der innerhalb der Erdkruste fliessende elektrische Strom erzeugt wird durch die in diesen geosynklinalen Zonen im Ablauf begriffenen geotektonischen Vorgänge. — DieSäkularvariation wird auf allmähliche Veränderungen der Erdströme zurückgeführt.
Riassunto Il campo geomagnetico si può formalmente scomporre in due parti: quella simmetrica di rotazione e la parte da questa residua. E' probabile che tale scomposizione abbia un fondamento reale: la parte simmetrica di rotazione, ossia il cosìdetto «campo del nucleo», dipende verosimilmente dallo stato molecolare della materia nel nucleo terrestre e viene generato con la rotazione della Terra; la parte residua, ovvero il «campo della crosta«, ha la sua sede nella corteccia rocciosa della Terra e risulta generato dai processi che ivi hanno luogo. Alle molte possibilità di spiegazione del campo del nucleo ne viene aggiunta una nuova, dimostrando teoricamente che una massa cosmica ad alta temperatura, rotante attorno a se stessa, quando è fortemente ionizzata, a causa dei moti termo-cinetici degli elettroni liberi, deve originare un campo magnetico, il cui senso corrisponde a quelli che si osservano per la Terra e per il Sole. La discussione dei risultati quantitativi dimostra che è possibile ascrivere a questo effetto il campo magnetico del nucleo. — II campo magnetico della crosta, nella sua parte sostanziale, viene spiegato come azione magnetica di correnti stazionarie spostantesi nelle parti inferiori della medesima crosta, nonchè con quella della magnetizzazione degli strati rocciosi esterni. La distribuzione delle componenti del campo della crosta permette di dedurre due sistemi di correnti nell'interno della crosta medesima: 1) il vortice di correnti americano con verso orario, e 2) il vortice di correnti africo-australiano con senso antiorario. La rappresentazione cartografica dei sistemi di correnti elettriche che ne derivano rivela una stretta relazione con le tettonica in grande della crosta terrestre: i sistemi di correnti coincidono globalmente con le grandi zone geosinclinali, circumpacifica e mediterranea. Ciò consente di dedurre che in queste zone vi è la sede delle cause delle correnti telluriche, ovvero anche che le correnti elettrotelluriche della crosta sono generate dai processi geotettonici che si verificano in queste zone geosinclinali. — La variazione secolare viene spiegata come una proprietà del campo della crosta e ricondotta alle lenti variazioni delle correnti elettriche che accompagnano i grandi processi geotettonici. Effettivamente, secondo quanto conferma il materiale empirico sinora disponibile, la variazione secolare rivela grandi differenze regionali e le regioni ove tali variazioni sono massime coincidono con quelle nelle quali l'azione elettromagnetica delle correnti elettro-telluriche è massima.
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4.
Riassunto Vengono dedotte le formule teoriche per il calcolo dell’effetto di parete nelle camere di ionizzazione per la misura della radioattività, prendendo in considerazione sia il caso della parete piana che il caso della parete cilindrica. Si applicano le formule dedotte al calcolo dell’effetto di parete nella camera di ionizzazione annessa all’apparecchio dellaSchmidt, aīla quale, essendo di piccole dimensioni nei confronti delrange della particella α, non sono applicabili le formule già note delDuane (empirica) e delDeij (approssimata) e si confrontano i risultati che si ottengono con le tre formule. Si accenna all’estensione del metodo applicato allo scopo di pervenire ad una relazione analitica che consenta di dedurre l’effetto di parete, note le dimensioni della camera
Summary Theoretical formulas for the calculation of the wall effect in the ionisation chambers for the determination of radioactivity are deduced, taking in consideration both the cases of plane and of the cylindrical wall. The formulas obtained are applied to the calculation of the wall effect in the ionisation chamber annexed toSchmidt’s instrument; chamber to whom, because of its smallness with respect to α particles’s range the empirical formula ofDuane and the approximate formula ofDeij are not applicable and we compare the results obtained making use of each of the three formulas. The extension of the method to the aim of obtaining an analytical relation enabling to deduce the wall effect from the chamber’s dimensions is indicated.


Prof.Pio Vittozzi, Istituto di Fisica Terrestre dell’Università diNapoli.  相似文献   

5.
Riassunto Si calcolano — mediante la rappresentazione gratica degli archi diurni descritti dal Sole nel suo apparente moto diurno al disopra dell'orizzonte topografico visto dall'Osservatorio Meteorologico del Villaggio Sanatoriale di Sondalo — gli azimut, le altezze, gli istanti del sorgere e tramontare astronomico e topografico del Sole, mettendo in evidenza la decurtazione che il soleggiamento viene a subire a causa dei rilievi montuosi della località.Si determina, valendosi della diretta osservazione, la distribuzione del soleggiamento effettivamente possibile in diversi punti del Villaggio.Si esaminano infine i coefficienti di soleggiamento mettendoli in rapporto con la nebulosità osservata sulla località nel periodo di tempo 1940–44.
Zusammenfassung Der Verf. hat die effektiv mögliche Sonnenscheindauer in verschiedenen Punkten des «Villaggio Sanatoriale di Sondalo» berechnet und auch direkt gemessen. Die Ergebnissen werden verglichen und erörtet. Folgt eine Prüfung der Zusammenhang mit der Verteilung der Bewölkung.
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6.
Sommario Dopo aver richiamato l'ampliamento ad un campo potenziale spaziale delle formule diLegendre che risolvono il primo problema fondamentale della Geodesia, l'A. applica tali formule al caso del campo diSomigliana, che ammette l'ellissoide come una delle superfici equipotenziali della famiglia; tale applicazione rappresenta la più naturale estensione ad un campo tridimensionale delle classiche formule ellissoidiche superficiali, e si accorda con l'adozione internazionale del campo diSomigliana per tutte le speculazioni della Geodesia dinamica.
Summary After having recalled the extension to a spatial potential field ofLegender's formulae solving the first fundamental problem in Geodesy, the author applies such formulae toSomigliana's field, which admits the ellipsoid as one of the equipotential surfaces of the family. Such application represents the most natural extension to a three-dimensional field of the classical ellipsoidal surface formulae, and agrees with the international adoption ofSomigliana's field in dynamic Geodesy.
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7.
Zusammenfassung Bei der Prüfung der Voraussetzungen, unter welchen die sogenannten «Wachstumskurven» für Lösungströpfchen abgeleitet wurden, kommt man zu dem Ergebnis, dass diese Kurven nur im Falle des Gleichgewichts und nur auf Lösungströfchen mit dem Radiusr0.1 im Gebiete hoher Feuchten angewendet werden sollten. Da die Bezeichnung «Wachstumskurve» irreführend ist, wird empfohlen, dem GebrauchB. J. Mason's (Physics of Clouds) folgend, diesen Ausdruck prinzipiell durch die Bezeichnung «Gleichgewichtskurve» zu ersetzen. Desgleichen sollten alle für diese Gleichung definierten Grössen wie kritische übersättigung, potentieller Radius und kritischer Radius so umbenannt werden, dass aus der neuen Bezeichnung hervorgeht, dass es sich um Grössen im thermodynamischen Gleichgewicht handelt.Eine Überlegung weist nach, dass in der Regel bei jungen Wolken und Laboratoriumsversuchen, sobald die Feuchtesättigung überschritten wird, die Voraussetzung des Gleichgewichts nicht erfüllt ist. Es wird besonders darauf hingewiesen, dass die Vorstellung, dass die Übersättigung in der Umgebung eines Kerns mindestens seine kritische Gleichgewichtsübersättigung erreicht haben muss, damit der Kern über seinen kritischen Gleichgewichtsradius anwachsen kann, mit dem Experiment in der Mischwolkenkammer nicht in Einklang gebracht werden kann. Die Übersättigung, welche erforderlich ist, in 60 bis 120 Sekundenüber 50% aller Aitkenkerne eines natürlichen Aerosols zu Tröpfchen anwachsen zu lassen, liegt zwischen 2 und 10. Der Betrag der notwendigen Übersättigung scheint von der Zeit und der Kerndichte, vielleicht auch den Dimensionen der Kammer und der Temperatur, nicht aber von der chemischen Beschaffenheit des Kernes abzuhängen, da bei den Versuchen die annähernd gleichen Ergebnisse erzielt wurden, unabhängig davon, ob die Kondensation von Wasseroder Benzindampf erfolgt.
Summary On examining the premises upon which the so-called «curves of growth» for the solution droplets are based, we have found that these curves are only applicable in case of equilibrium, and only on solution droplets having a radius ofr0.1 in an environment with high relative humidity. Since the term «curves of growth» is misleading, we would suggest striking it out altogether, and substituting it with «equilibrium curve» according toB. J. Mason (Physics of Clouds). Similarly, all the terms connected with this equation, such as supersaturation, potential radius and critical radius should be renamed in such a manner as to make it clear, by the new definitions, that they concern units in thermodynamical equilibrium.Upon consideration, we find that, as a rule, in the case of young clouds and laboratory experiments, as soon as the point of humidity saturation is passed, the premise of equilibrium is no more valid. We would particularly stress the fact that whereas, according to the accepted theory, there must have existed, in the vicinity of a nucleus, at least the critical equilibrium supersaturation in order to enable it to swell beyond its critical radius, we have found that this view cannot be made to agree with the experiments carried out in the mixing-cloud chamber.The degree of supersaturation required in order to getover 50% of all Aitkennuclei of a natural Aerosol to grow into droplets, in 60 to 120 seconds, lies between 2 and 10 per thousand. The amount of supersaturation required seems to be dependent upon the time, the density of the nucleus, possibly even on the size of the chamber and on temperature, not however on the chemical nature of the nucleus, since experiments have shown that almost the same results are achieved both whether condensation results from water vapour or from gasoline vapour. The supersaturation was calculated, not measured. The values stated indicate the maximum possible values under the conditions present.

Riassunto Durante l'esame delle condizioni per la deduzione delle cosidette «curve di accrescimento» per goccioline di soluzioni, si giunge al risultato che queste curve hanno validità solo nel caso di equilibrio e solo per goccioline di soluzione di raggior0.1 e in regioni di elevata umidità. Poichè la denominazione «curva di accrescimento» può trarre in inganno, si suggerisce, seguendoB. J. Mason (Physics of Clouds), di sostituire questa espressione con la denominazione «curva di equilibrio». Nello stesso modo dovrebbero essere cambiate di nome tutte le grandezze che entrano in questa equazione, come soprasaturazione critica, raggio potenziale e raggio critico; perchè dalla nuova definizione emerge che si tratta di grandezze in equilibrio termodinamico.Una riflessione dimostra che di regola con nubi giovani e in esperienze di laboratorio, l'ipotesi dell'equilibrio non è soddisfatta appena è sorpassata la saturazione. In particolare la rappresentazione che la soprasaturazione nelle vicinanze di un nucleo deve raggiungere perlomeno la sua soprasaturazione critica di equilibrio, affinchè il nucleo possa crescere oltre il suo raggio critico di equilibrio, non può essere messa in accordo con gli esperimenti eseguiti nella camera per nubi di rimescolamento (Mischwolkenkammer).La soprasaturazione necessaria per l'accrescimento in 60–120 secondi di piú del 50% di tutti i nuclei di Aitken di un aerosol naturale giace tra il 2 e il 10 per mille. L'improto della necessaria soprasaturazione sembra dipendere dal tempo e dalla densità dei nuclei, e forse anche dalle dimensioni della camera e dalla temperatura, ma non dalla composizione chimica del nucleo, poichè con gli esperimenti si giunge approssimativamente ai medesimi risultati, sia con condensazione di acqua, sia con condensazione di benzina.
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8.
Riassunto In una nota diA. Marussi è stato rilevato che se, dopo aver compensato una triangolazione con le sole condizioni intrinseche, si impongono ulteriori condizioni come la coincidenza di alcuni vertici in punti prefissati, è possible determinare con sufficiente precisione le coordinate dei rimanenti vertici attraverso corrispondenze analitiche che soddisfino le condizioni di contorno e col requisito di limitare gli errori lineari e angolari. — L'Autore della presente nota propone una nuova corrispondenza, cioè quella atta a rappresentare le deformazioni di una membrana o rete elastica sottoposta ad assumere una data configurazione; stabilisce le equazioni per la rete elastica piana e sferica; mette in evidenza come il principio fisico della minima energia e quello matematico dei minimi quadrati conducano alle medesime equazioni.
Summary A. Marussi has pointed out that if, after having compensated a triangulation with the intrinsic conditions only, we impose further conditions as the coincidence of some vertex in prefixed points, we can determinate the coordinates of the other vertex: that happens through analytical connections fulling contour conditions and limiting linear and angular errors.The present Author proposes a new connection, which is apt to represent the deformations of an elastic network which is to get a given configuration. He fixes the equations for the spherical and plane networks; points out how the physical principle of the least energy and the mathematical one of the least squares may give the same equations.
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9.
Zusammenfassung Die bei der Annäherung eines einzigen 24-stündigen isallobarischen Gebildes (is. Gebilde) entstehenden Südstaulagen werden analysiert und ihr Einfluss auf den Wetterablauf im Kanton Tessin (Südschweiz) untersucht. Die vorliegende Arbeit befasst sich mit der Andauer der Südstaulage und der is. Gebilde, mit dem zeitlichen Abstand zwischen Südstau und dem dazugehörigen Niederschlag, sowie den Positionen und Hauptachsen der is. Gebilde am Anfang und Ende von Südstau und Niederschlagsperiode. Besondere Aufmerksamkeit wird der Verschiebung der negativen is. Gebilde geschenkt. Diese werden nach der Form und der Richtung ihrer Zugbahnen in Klassen eingeteilt. Abschliessend werden weniger straffe Zusammenhänge aufgeführt. Schliesslich wird gezeigt, wie wichtig die 24-stündigen negativen is. Gebilde für die Entwicklung der Südstaulagen sind. Ihre eingehende Betrachtung kann die Prognosengestaltung wesentlich erleichtern.
Summary The present paper deals with the analysis of the barrage-effect occuring in the direction of the Southern slope of the Alps (Südstau), when isallobaric formations (24 hours-interval) draw near to the Southern parts of Switzerland. The duration of the Südstau and that of the isallobaric formations, the time-interval between Südstau and precipitation, further the position of the main axis of the isallobaric formation at the beginning and at the end of the Südstau and of the precipitationperiod are of great interest. Very important is the displacement of the isallobaric formations with regards to the form and the direction of their trajectories. Finally some other phenomenona are presented which do not have such strict connections as those mentioned above. The negative isallobaric formations for the 24 hours-interval are very important for the development of the Südstau. The consideration of these conditions can be very helpful for the weather forecast.

Riassunto Si analizzano le situazioni di «Stau» a meridione delle Alpi, originate dall'avvicinarsi di un solo campo isallobarico negativo di 24 ore, e interessanti il Canton Ticino, che costituisce la maggior parte della Svizzera sudalpina. Le ricerche comprendono: durata delle situazioni di «Stau» e dei campi isallobarici, intervallo di tempo tra «Stau» e periodo di precipitazioni, posizione dei centri o degli assi dei campi isallobarici all'inizio e alla fine della «Stau» e dei periodi di precipitazioni. In modo speciale furono trattati gli spostamenti dei campi isallobarici negativi di 24 ore, che furono suddivisi in classi, a seconda della forma e della direzione assunta dalla strada da loro percorsa. Altre relazioni, meno significative, sono enunciate alla fine. Il presente lavoro mette in evidenza l'importanza di questi campi isallobarici per le situazioni studiate, per cui la loro considerazione potrà facilitare la compilazione delle previsioni per la regione a cui si riferisce la ricerca.
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10.
Riassunto Si espone e si discute il processo di formazione e di sviluppo del monsone di SW sull'Oceano Indiano, studiandone il comportamento iniziale a Ceylon (Colombo e Little Basses), Mogadiscio e Seychelles. Si illustra il fenomeno, dell' « irruzione » del monsone e si deduce come normalmente le formazioni bariche predominanti in maggio sul Golfo di Bengala, sull'India o sul Golfo Arabico, ostacolino e ritardino il propagarsi del monsone.  相似文献   

11.
Zusammenfassung Ausgehend von der bekannten Potentialverteilung um eine punktförmige Stromquelle in einem homogenen, anisotropen Halbleiter wird gezeigt, dass die Verteilung wie im isotropen Falle sich nich ändert, wenn dieser Halbleiter durch eine beliebig zu den Hauptrichtungen orientierte (Ebene begrenzt ist. Die Formeln für den scheinbaren spezifischen Widerstand bei Orientierung der Basislinie einer Vier-Punkt-Anordnung jeweils parallel zu einer der Hauptachsen des Leitlähigkeitstensors werden abgeleitet. In ihnen kommt des «Anisotropie-Paradoyon» in allgemeinster Form zum Ausdruck. Die Bedeutung das Paradoxons für Widerstandsmessungen am homogenen anisotropen Medium wird an einem praktischen Beispiel gezeigt.
Riassunto Partendo dalla nota distribuzione del potenziale nell'intorno di una sorgente puntiforme di corrente in un semiconduttore omogeneo ed anisotropo si dimostra che, al pari del caso isotropo, la distribuzione non cambia allorquando il semiconduttore è limitato da un piano comunque orientato rispetto alle direzioni principali. Si deducono quindi le formole per la resistenza specifica apparente nei singoli casi di parallelismo della linea di base nella disposizione del quadripolo con gli assi principali del tensore di conducibilità. Risulta cosi messo integralmente in evidenza il «paradosso dell'anisotropia», il cui significato per le misure di resistività in un mezzo omogeneo ed anisotropo viene illustrato con un esempio pratico.
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12.
Riassunto E'stato calcolato il valore medio dello spessore ottico dell'atmosfera () in funzione degli elementi meteorologici al suolo, riconoscendo che esso può ritenersi praticamente indipendente da questi. Poichè i valori delle intensità delle radiazioni diffuse dall'atmosfera, ricavati dalla teoria delChandrasekhar, sono, per una data altezza del sole e per ogni direzione della visuale, funzioni soltanto di e dell'albedo, si deduce che queste intensità risultano indipendenti dalle condizioni meteorologiche. Il che porta a concludere che: 1o) o effettivamente le intensità della luce diffusa dalle molecole d'aria non dipendono dai fattori meteorologici; 2o) oppure la teoria delChandrasekhar, completa per quel che riguarda le diffusioni multiple, non risponde in pieno alle condizioni reali. — Il confronto delle curve teoriche della polarizzazione della luce-diffusa dalla volta celeste con quelle ottenute in base ad osservazioni eseguite all'Osservatorio Vesuviano, non dà un accordo accettabile. Pur non escludendo che il mancato accordo sia da attribuire, almeno in parte, alla diffusione non molecolare, si è portati verso la seconda alternativa.
Summary The average optical atmospheric thickness () as a function of the meteorologic ground elements has been calculated, obtaining a result which shows its inependence from those elements. The intensity of the radiations scattered by the atmosphere, as deduced fromChandrasekhar's theory for a given hight of the suns and for every direction, being a function only of and of the albedo, it follows that these intensities are independent from the meteorologic conditions. Then it can be concluded that: 1st) either the intensity of the light scattered by the air molecules does not depend from the meteorologic factors, 2nd) orChandrasekhar's theory, adequate for the computation of the effect of multiple scattering, does not entirely represents the real phenomenon. — Comparing the theoretic patterns for the polarization of sky scattered light with the experimental data obtained in the Vesuvian Observatory, an acceptable agreement has not be found. Although taking into account the scattering of other than molecular origin, the second hypothesis seems more probable.
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13.
Riassunto I. Premesso che l'analizzatore differenziale diBush è adattabile alla costruzione di funzioni di due variabili, si studiano alcuni strumenti che, applicati all'analizzatore, permettono di eseguire varie transformazioni fra le proiezioni cartografiche della sfera, espresse in forma esplicita. In particolare si esaminano le transformazioni fra le proiezioni cilindriche e coniche. — II. Rilevati gliinconvenienti che comporta l'impiego di soli mezzi meccanici, si introducono dispositivi ottico-meccanici che restringono il campo delle transformazioni, ma le rendono, praticamente effettuabili. Detti dispositivi vengono applicati, oltre alle transformazioni citate, anche per ottenere la equivalente sinusoidale a paralleli rettilinei e circolari.
Summary I. The Differential Analyser ofBush, being fit for the construction of two variables functions, some instruments are studied which, applied to the Analyser, allow several transformations between cartographic projections of the sphere, expressed in explicit form, to be executed. Particularly, transformations between cylindrical and conical projections are examined. — II. After having revealed the failures produced by the use of mechanical means only, optic-mechanical devices are introduced, which restrain the range of transformations but make them practically effectible. Such devices are applied, besides the previous transformations, also to obtain the sinusoidal equivalent in rectilinear and circular parallels.
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14.
Riassunto Si considera l'interazione fra il campo magnetico del Sole, dovuto alle macchie e ai fenomeni della corona solare, e il campo magnetico terrestre. Se ne studia l'influenza sul moto di rotazione della Terra e si stabiliscono le formule che dànno la variazione della sua velocità angolare di rotazione e degli angoli di nutazione e di precessione.
Summary Where the interaction between the magnetic field of the Sun, due to the Solar spots and the phenomena of the corona, and the magnetic field of the Earth is considered; the influence on the motion of rotation of the Earth is examined, and the formulae which give the variation of its angular velocity of rotation and of the angles of nutation and of precession are fixed.
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15.
Riassunto L'A. sottopone ad una dettagliata analisi idrodinamica i fenomeni relativi alle maree ed alle correnti di marea dello Stretto di Messina, appoggiandosi sui dati mareografici dei due mari adiacenti nonchè sulle misure ed osservazioni di F. Vercelli e G. Mazzarelli. I risultati mostrano come il fenomeno delle maree nello Stretto di Messina consista nell'accoppiamento delle maree proprie delle masse d'acque dello Stretto con gli impulsi che le stesse masse ricevono dai due mari Jonio e Tirreno. In tale processo i fenomeni d'attrito (attrito esterno e turbolenza) rivelano un'importanza fondamentale. La sovrapposizione di una corrente generale più forte con la corrente di marea dà luogo nell'imbocco Nord dello Stretto a quelle convergenze di corrente alle quali si connettono i «tagli» e le «scale di mare», nonchè i vortici di Capo Peloro (Cariddi), Scilla e San Raineri. Seguono considerazioni sulla possibilità di alterazioni morfologiche dello Stretto di Messina da epoche preistoriche con abbassamento del fondo o con allargamento delle sponde in guisa da spiegare l'indebolimento dei medesimi fenomeni.
Zusammenfassung Die Gezeiten und Gezeitenströmungen in der Strasse von Messina, an die sich die bekannten Schilderungen der alten Sagen der Scylla und Charybdis knüpfen, werden hier einer eingehenden hydrodynamischen Analyse unterzogen. Die Grundlagen für diese bilden einerseits die bekannten Grundwerte der vertikalen Gezeit in den angrenzenden Meeren im Norden und Süden der Strasse, andererseits die neueren Messungen der Gezeitenströme im engsten Querschnitt der Strasse durch Prof. Vercelli und die Beobachtungen von Prof. G. Mazzarelli. Die Ergebnisse dieser Analyse zeigen, dass das Phänomen der Gezeiten in der Meeresstrasse nichts anderes ist, als die Mitschwingungsgezeiten der Wassermassen der Strasse mit den Impulsen, die sie vom Jonischen und Thyrrhenischen Meer her empfagen. Dabei spielen die Reibungseinflüsse (äussere Reibung und Turbulenz) im engsten Teil der Strasse für die Intensität und Phase der Ströme eine ausschlaggebende Rolle. Die Superposition einer stärkeren allgemeinen Strömung und des Gezeitenstromes gibt am Nordausgang der Meeresstrasse an der Meeresoberfläche zweimal in jeder Mondperiode jene Stromkonvergenzen, an die die bekannten Sprungwellen (tagli o scale di mare) gebunden sind. Mit ihnen in Zusammenhang stehen such die Wirbel vor Cap Peloro (Charybdis), vor Scilla und vor San Raineri. Dieser Zusammenhang wird in der Arbeit näher erörtert, sowie Betrachtungen darüber angestellt, ob nicht möglicherweise morphologische Aenderungen in der Strasse von Messina seit vorhistorischer Zeit durch Vertiefung und vielleicht auch Verbreiterung der Meeresstrasse eine Schwächung der Phänomens bewirkt haben könnten. So könnte man verstehen, dass «Scylla und Charybdis» das sind die von Homer so eindrucksvoll geschilderten Gefahren für die Schiffahrt allmählich verloren gegangen sind.
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16.
Summary An isallo stress analysis of the fracture field in the area of Larderello, Italy, is carried out. Some of the general implications of the theory are discussed, and the local geological features of the area are briefly outlined. ThePHS direction is chosen on the basis of additional structural information. The inferred results are in satisfactory agreement with those expected from field geology, and a tentative attempt to a unitary explanation of the origin of the fracture field is made upon this basis.
Riassunto Il sistema di fracture nella zona di Larderello in Italia è analizzato con l'aiuto della teoria interpretativa detta «isallo stress theory». Alcuni concetti di carattere generale vengono discussi, e le locali caratteristiche geologiche sono brevemente descritte. La direzione di massima compressione orizzontale (PHS) è scelta sulla base di considerazioni sulla tettonica della zona. I risultati cui si perviene sono in soddisfacente accordo con quelli postulati in base ad osservazioni di carattere puramente geologico, e permettono di avanzare una spiegazione unitaria dell'origine delle fratture.
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17.
Summary Two new definitions of arid climates are discussed in this paper:W. Gorczynski's, definition depending on hisaridity factor and the author's own definition which is based on hisdryness index. Both definitions are quantitative and therefore allow to determine exactly a dry climate, if meteorological data are available.Thearidity factor is admitted to be proportional tocosec (latitude factor), to the annual range of temperature and to the «precipitation ratio» and requires in principle a period of 50 years of observations for its determination. According toGorczynski a value of the aridity factor below 20% determines one of the moderate climates; a value between 20 and 40% denotes a steppe climate and above 40% a desert climate respectively. Some of the aridity data are given in the last but one column of the Tab. I.The author's definition is not restricted to temperature and precipitation regime only, but includes also other «desert making factors» and particularly the evaporation. Hisdryness index is defined as a ratio of evaporation capacity and mean precipitation. It has been found that dryness index below 6 denotes a moderate climate, while between 6 and 20 it determines a steppe climate; if however it excedes 20, it corresponds to a desert climate. The numerical values of the dryness index D, arranged as a growing series, are shown in Tab. I. Some cases, in which the dryness index better denotes a climate, than the aridity factor, are discussed.
Résumé Deux définitions nouvelles des climats arides sont discutées: celle deM. Gorczynski, basée sur sonfacteur d'aridité et celle de l'auteur appliquant l'indice de sécheresse. Toutes les deux définitions sont quantitatives et, par conséquence, permettent de préciser la sorte du climat aride, si les données méteorologiques sont disponibles.D'aprèsM. Gorczynski le facteur d'aridité est proportionnel àcosec (facteur de latitude), à la variation annuelle della température, ainsi qu'au rapport de précipitation, et il éxige en principe une période de 50 ans d'observations. Si le facteur d'aridité est inférieur au 20% il dénote, d'aprèsM. Gorczynski, un climat modéré. Si sa valeur est entre 20 et 40% le climat est de steppe. D'ailleurs si le facteur d'aridité surpasse le 40% le climat en question est de désert. La colonne avant dernière du Tab. I représente quelques données numériques du facteur d'aridité.La définition de l'auteur n'est pas limitée au régime de température et de précipitation, puisqu'elle comprends aussi les autres facteurs «faisant un désert» et en première ligne l'évaporation. Sonindice de sécheresse est défini comme le rapport de l'évaporation possible et de la précipitation moyenne. L'auteur a trouvé que l'indice de sécheresse inférieur à 6 dénote un climat modéré, pendant que une valuer entre 6 et 20 correspond à un climat de steppe; enfin une valeur de l'indice surpassant 20 dénote un climat de désert. Le Tab. I contient les données numériques de l'indice de sécheresse D'arrangées suivant une série croissante. Certains cas sont discutés dans lesquels l'indice de sécheresse détermine un climat plus éxactement que le facteur d'aridité.
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18.
Sommario In alcuni moderni procedimenti per lo studio delle anomalie della gravità figura come elemento essenziale la divergenza del gradiente superficiale del modulo della gravità (secondo parametro differenziale diBeltrami) su di una superficie di livello del campo. Tale divergenza è espressa semplicemente mediante gli elementi geometrici e dinamici del campo, in particolare mediante le derivate seconde del modulo della gravità secondo le linee di forza. Nella presente Nota si applicano le formule generali al campo diSomigliana, riferito alle sue coordinate intrinseche e si calcolano i valori numerici di tale divergenza e di altri elementi del campo normale, di 10° in 10° di latitudine.
Summary In some modern procedures for the study of gravity anomalies, the divergence of the surface gradient of gravity (second differential parameter ofBeltrami) on a level surface is considered. Such divergence is connected with the geometrical and dynamical elements of the field by simple relations, in particular to with second derivatives of gravity along the lines of force. In the present paper the general formulae are applied toSomigliana's field referred to its intrinsic coordinates, and the values of the surface divergence and other elements of the normal field are given from 10° in 10° in latitude.
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19.
Riassunto Il presente lavoro si prefigge lo scopo di esporre il problema del sistema di riferimento per le misure di gravità relativa e di mostrare che il valore base «convenzionale» di Potsdam (981.274), considerato fino a pochi anni addietro come uno dei risultati di maggiore precisione, si presenta invece affetto molto probabilmente da un notevole errore. Ciò viene dimostrato principalmente dalla nuova misura assoluta al Nat. Bureau of Standards di Washington, e sembra essere confermato anche dalla misura assoluta di Leaingrado, di cui non ci sono ancora noti i risultati definitive. — Si propone perciò l'adozione di un nuovo sistema di riferimento «internazionale», basato cioè non più sul risultato di una sola misura assoluta della gravità, ma sulle più importanti finora eseguite. Le differenze relative fra di esse risultano da una nuova compensazione della rete internazionale delle stazioni di riferimento eseguita dall'A. — Saremo molto grati a tutti quei Geodeti che vorranno cortesemente iniziare la discussione su questo problema.
Summary It is shown that the «conventional» base-value of gravity at Potsdam (981, 274), considered until few years ago as one of the more precisious results, is instead affected very probably by a big error. This is demonstred first by the new absolute measure at Washington, and seems to be confirmed by the absolute measure at Leningrad too, for which definitive results are not yet known. — A new «international» reference system is therefore proposed, based no more on only one absolute measure of gravity, but on the most important ones until now executed. The relative differences between them result from a new compensation of the international net of the reference-stations excuted from the Author. — We shall be very thankfull to all those Geodesists who will kindly begun the discussion on this problem for its definitive solution.

Zusammenfassung Es wird gezeigt, dass der grundlegende konventionelle Referenzwert für relative Schweremessungen (Potsdam –981,274), der bis vor einigen Jahren als einer der genauesten Resultate bezeichnet wurde, von einem bemerkenden Fehler wahrscheinlich behaftet wird. Das wird vor allem durch die neue absolute Schweremessung von Washington gezeigt und scheint auch durch die absolute Schweremessung von Leningrad bestätigt zu werden, von der uns noch die endgültigen Resultaten fehlen. — Es wird daher die Verwendung eines neuen «internationalen» Referenz-Systems vorgeschlagen, das sich nicht mehr allein auf einer einzigen absoluten Schweremessung stützt, sondern auf den Wichtigsten die bisher ausgeführt wurden Die relativen Unterschiede entstammen aus einer neuen Ausgleichung des internationalen Netzes alle Hauptstationen, die von dem Verfasser ausgeführt wurde. — Wir werden alle Geodäten bedanken, welche die Diskussion dieser Frage freundlich beginnen möchten zur Erlangung seiner endgültigen Lösung.

Resumé Ce travail a le but d'exposer le plus clairement possible le problème du système de référence pour les mesures de gravité rélative et de montrer que la valeur fondamentale «conventionnelle» de Potsdam (981,274), considerée il y a quelques années comme un des résultats de la plus grande précision, se présent au contraire frappée très probablement d'une faute considérable. Tout cela est démontré surtout par la nouvelle mesure absolue faite à Washington et il semble être confirmé même par la mesure absolue de Leningrad, dont nous ne connaissons pas encore les résultats définitifs. — C'est pour cela que nous proposons l'adoption d'un nouveau système de référence international, qui soit fondé non plus sur le résultat d'une seule mesure absolue de la gravité, mais sur les plus importantes effectuées jusqu'ici. Les différences rélatives entr'elles resultent d'une nouvelle compensation du reseau international des stations de référence executée par l'Auteur. — Nous serons bien grès à tous ces Géodésiens qui voudront bien commencer la discussion sur ce problème, pur sa résolution définitive.
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20.
Riassunto Dapprima vengono illustrate le condizioni generali che influiscono sul regime delle correnti costiere del Mar Ligure. Quindi, in base ad osservazioni di vario tipo, compiute in estate e nell'autunno, si deducono vari risultati ed in particolare che: 1) la massima stabilità della corrente meridionale costiera si ha in Luglio; 2) in generale nell'estate la stessa corrente costiera meridionale, pervenendo nell'interno del Golfo di Genova, si estingue nello stesso, senza proseguire verso SW; 3) presso il vertice del Golfo il senso della circolazione costiera è dipendente dalle variazioni della pressione atmosferica, le correnti generate da tali variazioni interessando anche profondità dell'ordine di 100 m almeno; 4) in occasione del passaggio di depressioni sul Golfo le acque superiori subiscono un sensibile temporaneo riscaldamento.
Summary First the general conditions determining the coastal currents in the Ligurian Sea are discussed. From observations of different type made by us during summer and autumn, some results are derived, the most important ones being these: 1) the greatest stability of the meridional coastal current occurs in July; 2) during the summer, the same current, having arrived in the Gulf of Genova, is practically extinguished in its vertex, without being turned towards SW; 3) near the vertex of the Gulf, the coastal circulation depends on the variations of the atmospheric pressure and the currents generated in this manner extend to depths until nearly 100 m at least; 4) when the Gulf is subject to a barometric depression, the upper water-strata undergo a noticeable temporary heating.
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